Salvini e Ceccardi saltano di nuovo il pasto, stavolta in provincia di Firenze, a Pontassieve. L’ennesimo segnale dello scarso se non nullo radicamento della Lega in questa regione. I giornali di destra parlano di “minacce” ricevute dal ristoratore, ma sappiamo che si tratta solo di un’ondata di recensioni negative su trip advisor e su google. Recensioni lasciate da clienti che hanno annunciato che non andranno più a mangiare nel posto che ospita i seminatori di xenofobia.
Il messaggio è semplice: chi si prende la libertà di ospitarli, si prende anche la libertà di perdere clienti.
Grazie ai giovani e alle giovani di Pontassieve, che hanno dimostrato, presidiando il loro paese, che in questa terra partigiana l’antifascismo non è un valore del passato, ma continua a vivere e a farsi sentire.
Ancora una volta Salvini e Ceccardi han dovuto annullare un pranzo elettorale a Pontassieve. I giornali – non a caso di destra – parlano di insulti e minacce ricevuti dal ristorante, ma noi sul territorio ci viviamo e sappiamo benissimo che c’è stata un’ondata spontanea di recensioni di clienti che hanno detto una cosa semplice: “io non mangio dove mangia la xenofobia”. Nessuna minaccia, ma la conferma che l’anima antifascista di questo territorio vive anche nelle giovani generazioni. Grazie a tutti e tutte coloro che hanno presidiato e presidieranno questa terra partigiana. Pontassieve non si lega!
*Candidata di Potere al Popolo alla Regione Toscana nella lista “Toscana a sinistra”
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