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Cementificare tutto! E minacce al presidente di Italia Nostra…

Italia Nostra inoltra un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro la mega cementificazione del nuovo “Viola Park” della Fiorentina a Bagno a Ripoli, alle porte di #Firenze. Si tratta del progetto i cui lavori sono iniziati e porteranno a creare il centro sportivo più grande d’Italia voluto fortissimamente dal presidente viola, l’Italo americano e tycoon, Rocco Commisso, per rifarsi degli investimenti sulla squadra della città, peraltro, in crisi di risultati e prossima alla “zona salvezza”.

Il sindaco di Bagno a Ripoli Casini e quello della città metropolitana, Dario Nardella, si schierano “uniti nel sostegno al progetto ” ed i “tifosi viola”, subito dopo, si scatenano su Facebook. Poi, ecco che, puntuali, arrivano le minacce al Presidente di Italia Nostra Firenze, Leonardo Rombai il quale, intervistato alcuni giorni fa da Lady Radio, aveva detto “Italia Nostra non è stata l’unica a fare ricorso. Si andrà ad edificare su tanti ettari e modificando il territorio. E’ una cosa che non si può fare. Se ci sono le leggi vanno rispettate. In campagna si può costruire solo in via eccezionale. Basta leggere le leggi sulla tutela dell’ambiente. Dispiace per gli sportivi, tra l’altro sono anche tifoso viola. Il Patrimonio è un valore primario, superiore anche a quello del lavoro. L’intervento per il centro sportivo è una speculazione. Stiamo parlando di un terreno agricolo e che dovrebbe rimanere agricolo”.

In un comunicato l’assemblea di Potere al Popolo Firenze Sud/Bagno a Ripoli esprime assoluta solidarietà al Prof. Rombai e aggiunge: “In un Paese civile non è ammissibile che un’amministrazione comunale fomenti dei tifosi, contro un cittadino assolutamente libero di utilizzare uno strumento legittimo e a disposizione sua e di chiunque altro, convinto che qualcosa sia stato fatto non regolarmente. I sindaci di Bagno a Ripoli e Firenze hanno buttato benzina sul fuoco che da anni arde attorno a chiunque avanzi dei dubbi sull’opportunità di usare il Pian di Ripoli come l’ennesima area verde da urbanizzare e colonizzare con cemento e recinti. Casini e Nardella non sono dipendenti dell’ACF Fiorentina, ma rappresentanti di comunità che comprendono persone con visioni diverse su come è opportuno impegnare il territorio che loro amministrano. Quelli – tra cui evidentemente c’è Rombai, ma anche noi di Potere al Popolo – non sono cittadini passibili di esser messi alla gogna perché si espongono nel manifestare dissenso tramite strumenti, come il ricorso al Capo dello Stato, assolutamente legittimi. Si tratta del progetto di un privato, non è il centro sportivo di Firenze o di Bagno a Ripoli, dei fiorentini o dei ripolesi.“.

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