I cittadini del Comitato No Tunnel TAV di Firenze senza impegni di lavoro saranno presenti il 15 maggio, dalle ore 9.15, ad un presidio in Largo Gennarelli davanti al cancello del cantiere TAV di Campo di Marte per ricordare al mondo della politica e ai media che c’è una città che non accetta un progetto vecchio, costoso, dannoso per l’ambiente e il sistema dei trasporti.
Il Comitato è anche stupito dal trionfalismo che si respira da mesi in Regione e nel Comune di Firenze che vede Presidente regionale e Sindaco accanirsi nell’annunciare imminenti riprese dei lavori puntualmente smentite.
Anche la cerimonia di lunedì 15 sarà sostanzialmente un annuncio privo di consistenza visto che la famosa fresa Monnalisa (nome infelice vista la fine della precedente macchina dallo stesso nome) potrà solo far girare a vuoto la testa; non inizia lo scavo, non può. Ancora non sono pronti i conci per rivestire la galleria, anche la stessa fresa non è pronta, si devono consolidare diversi edifici che potrebbero subire gravi danni dallo scavo; il ponte del Pino in particolare dovrebbe essere consolidato, ma probabilmente dovrà essere sostituito, a meno che il direttore dei lavori non sia in cerca di grossi guai.
Lunedì 15 andrà in onda l’ennesimo annuncio con nastri, spumante e tartine; un evento mediatico alla presenza del Ministro Salvini che abbaglierà i cittadini perché le date sparate da Nardella e Giani per la fine dei lavori hanno lo stesso spessore di quelle udite negli ultimi 25 anni in cui si è urlato di fare “presto e bene” e invece si sono fatti i disastri finiti nelle inchieste che hanno rivelato il vero volto rapace e criminogeno di certe grandi opere.
Il Comitato continua a fare la domanda che da 25 anni non ha risposta: perché volere un progetto complicato e forse irrealizzabile sprecando risorse e tempo quando si potrebbero potenziare le linee di superficie senza rischi e con costi minori?
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