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Sciopero del 30 giugno alla Piaggio di Pontedera. Al fianco dei lavoratori

USB Piaggio lancia per venerdì 30 giugno uno sciopero di 8 ore sui temi che caratterizzano da tempo lo scontro di classe tra una azienda che ogni anno produce profitti milionari e lavoratori sotto torchio in termini di sfruttamento, precarietà, sicurezza e salario. Un conflitto rappresentativo del più generale scontro in atto a livello nazionale e continentale.

Il nostro paese e’ tristemente noto per avere i salari più bassi d’Europa, il numero più alto di morti sul lavoro e uno dei più alti tassi di sfruttamento. Un paradiso per ogni padrone, grazie ai governi succedutisi negli ultimi 30 anni e alla attiva e servile collaborazione di CGIL CISL e UIL.

L’Italia e’ divenuto un laboratorio di sperimentazione delle peggiori politiche antioperaie e antipopolari imposte dall’Unione Europea. i cosiddetti “sovranisti antieuropei” sono oggi al governo del paese, e come tutti i politicanti ai quali siamo abituati si sono immediatamente adeguati ai diktat della UE, smentendo clamorosamente le loro precedenti dichiarazioni. La Meloni e’ la migliore esecutrice delle politiche del precedente governo Draghi, con il “valore aggiunto” per i padroni del suo piglio autoritario, repressivo e fascista.

Contro queste politiche sta maturando nel paese una opposizione risoluta e coerente, che vede nel sindacalismo di classe un punto di riferimento imprescindibile, come ha dimostrato lo sciopero generale nazionale dello scorso 26 maggio e la manifestazione nazionale del 24 giugno, su obiettivi che hanno messo al centro la lotta contro la guerra economica verso il mondo del lavoro e la guerra guerreggiata in Ucraina, nella quale si perdono migliaia di vite e miliardi di euro, in un conflitto che rischia di portare il mondo dentro l’ecatombe di una guerra nucleare.

I lavoratori della Piaggio, grazie a USB che da anni indica un coerente percorso di lotta e di rivendicazioni legate alle concrete condizioni lavorative in fabbrica, si pongono all’avanguardia di questo conflitto, per questo e’ molto importante trasformare la solidarietà in partecipazione attiva alle mobilitazioni e agli scioperi che propone.

La crisi sistemica nella quale si dibatte il capitalismo non si risolve neppure con il massimo tasso di sfruttamento messo in atto dei padroni, che sta riducendo milioni di lavoratori e ceti medi alla miseria. L’altra strada che i padroni e i loro governi ci propongono e’ la guerra.

I comunisti indicano come unica possibile via d’uscita una alternativa radicale di sistema, il Socialismo del XXI secolo, che si potrà raggiungere solo attraverso la ricomposizione delle lotte sociali, sindacali e politiche oggi frammentate, orientandole verso un conflitto che abbia questa finalità.

Lo sciopero del 30 giugno alla Piaggio di Pontedera riteniamo sia nel solco di questa prospettiva.

 

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