Menu

Pisa. Il consiglio comunale sostenga le proposte di legge su salario minimo e omicidio sul lavoro

Questa mattina conferenza stampa in Piazza XX Settembre. Domani mattina insieme al nostro consigliere comunale Francesco Auletta, consegneremo al Consiglio Comunale di Pisa 2 mozioni, per sostenere le proposte di legge di iniziativa popolare che stiamo promuovendo insieme a USB e Rete Iside a livello nazionale: per l’introduzione del salario minimo a 10€/h, agganciato all’inflazione e l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro!

Nell’ultimo report Inail aggiornato al 30 settembre 2023, soltanto in provincia di Pisa 5 lavoratori sono morti sul posto di lavoro o in itinere, (uno in più del 2022) e 4078 gli infortuni subiti!

635 infortuni nell’attività manifatturiere, 317 nelle costruzioni, 357 nella logistica e magazzinaggio, 363 nella sanità e assistenza sociale, 267 nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, 154 nella gestione fognaria, raccolta rifiuti e forniture d’acqua, 149 nei servizi per edifici e paesaggio, 127 in ristorazione e alloggio: questi i numeri dei settori dove i lavoratori subiscono maggiori infortuni a livello provinciale!

In tutto il paese è stata superata quota 900 morti sul lavoro e 430mila infortuni, numeri di una strage che viene portata avanti da decenni dalla classe padronale contro i lavoratori e le lavoratrici, con la complicità di tutte le forze politiche alternatesi al Governo e alle false opposizioni.

Omicidi sul lavoro, incremento del caro-vita, attacco ai salari reali e smantellamento progressiv o dello stato sociale, accentuati con le politiche di guerra del Governo Meloni, in piena continuità con Draghi, ci danno la misura della guerra interna alle classi popolari.

Anche a Pisa l’inflazione ha determinato una perdita del potere d’acquisto medio di oltre 6000 per famiglia, con salari fermi al palo e sotto la soglia di dignità di 10€/h per decine di migliaia di lavoratori, questi i settori dove si riscontrano paghe medie da fame(Dati Irpet): servizi per la persona 8,40€/h, biblioteche, archivi e musei 7,70€/h, attività artistiche e creative 6,45€/h, assistenza sociale residenziale 6,19€/h, ristorazione 7,49€/h, confezione abbigliamento e pelletteria 8,80€/h.

Le statistiche non danno un quadro esaustivo della condizione con coinvolge la grande fetta di lavoro grigio e nero nel retro-bottega della città vetrina del centro storico o nei bar del litorale durante la stagione estiva.

Una condizione di bassi salari, diminuiti del 2,9% dal 1990 ad oggi anche grazie alla contrattazione collettiva al ribasso fatta da CGIL-CISL-UIL che hanno firmato contratti come il Multiservizi che legalizza paghe minimi lorde da 6,80€/h utilizzato nella logistica, nei magazzini e negli appalti del pubblico!

Per dire basta a tutto questo abbiamo raccolto migliaia e migliaia di firme, anche soltanto nella nostra provincia: adesso dobbiamo far valere la mobilitazione popolare affinché queste due leggi vengano approvate e sostenute, a cominciare dal consiglio comunale della nostra città!

Basta paghe da fame, basta strage di lavoratori!

Salario minimo a 10€/h e reato di omicidio sul lavoro!

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *