In questi giorni stiamo assistendo all’intensificarsi del genocidio sionista in Palestina nell’indifferenza quasi generale degli organi di stampa. Chi nel nostro paese si permette di denunciare gli interessi e le complicità di agenzie, aziende, fondazioni e singoli individui con l’occupazione della Palestina e il genocidio in corso viene sottoposto a linciaggio politico e mass mediatico.
Ricordiamo, tra i vari episodi, l’attacco a Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, la denuncia da parte di Emanuele Cocollini ai Sanitari per Gaza ed ora il linciaggio mediatico nei confronti del (nuovo)PCI per il contenuto politico dell’Avviso ai Naviganti n° 145 reso pubblico il 22 agosto (https://www.nuovopci.it/dfa/2024/145/avvnav145.html). Appare evidente, da parte di giornalisti e politici fino alle più alte cariche dello Stato, una crescente volontà di manipolare l’opinione pubblica e porre le basi per futuri attacchi repressivi in particolare verso chi denuncia i crimini di Israele e le complicità dell’Occidente.
Non siamo disposti a sottometterci a questo clima di guerra e di restrizione della libertà di opinione. Esprimiamo dunque la nostra solidarietà verso il popolo palestinese che non si arrende ed allo stesso tempo verso tutti coloro che scelgono di stare dalla parte degli occupati e non degli occupanti.
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