Oggi, lunedì 12 maggio, le Assemblee Precarie Universitarie hanno indetto uno sciopero di tutto il precariato dell’università, contro le politiche del governo Meloni in materia di università e ricerca. Numerose sigle sindacali – tra cui Flc Cgil, Adl Cobas, Clap, Confederazione Cobas, Cub, Usb, Usi – hanno risposto all’appello delle Assemblee Precarie, hanno convocato uno sciopero di tutto il personale universitario (strutturato e non) e indetto assemblee sindacali fuori dai luoghi di lavoro, per sostenere la giornata di mobilitazione e permettere a ogni figura del comparto università e ricerca di partecipare alle iniziative e cortei previsti per la giornata in molte città italiane (in fondo l’elenco aggiornato delle iniziative).
Accanto alle precarie/i della ricerca, ci saranno dunque studentesse/i, docenti, personale tecnico-amministrativo, personale esternalizzato delle biblioteche e degli appalti multiservizi delle università.
Lo sciopero è proclamato “contro tagli, guerra e precarietà” e giunge al culmine di un percorso di mobilitazione che prosegue negli atenei italiani a partire dalla scorsa estate e che ha visto la formazione di assemblee precarie in molti atenei, presidi, cortei, mozioni presentate e talvolta approvate negli organi della governance universitaria.
Nonostante la ministra Bernini si prodighi in ogni mezzo di stampa a negarlo, inventando numeri in modo creativo e spudorato, i tagli del Governo in carica al Fondo di Finanziamento ordinario sono ammontati a 500 milioni di euro nel solo 2024, e supereranno il miliardo di euro nel prossimo triennio, calcolando le molteplici voci di spesa soggette a tagli. In alcuni atenei si è già assistito a una riduzione dei servizi, all’aumento delle tasse studentesche, alla riduzione delle borse di dottorato, alla chiusura di corsi di laurea e di linee di ricerca, a licenziamenti delle lavoratrici/tori dei servizi esternalizzate/i. I tagli penalizzano soprattutto la ricerca di base e favoriscono i finanziamenti privati alla ricerca.
Di fronte alle forti mobilitazioni degli scorsi mesi, la ministra Bernini si è trovata a sospendere il ddl 1240 (la cosiddetta “riforma del pre-ruolo”), che puntava a introdurre nuovi contratti ancora più precari per le figure della ricerca post-laurea e post-doc. Ma il ddl, che è uscito dalla porta, vorrebbe essere reintrodotto dalla finestra, con una serie di annunci e di emendamenti dai banchi del governo, che confermano la volontà di precarizzazione del
lavoro di ricerca e di attacco alla libertà di ricerca.
Senza risorse, infatti, il contratto di ricerca non può essere applicato. Dal Ministero, finora, soltanto prese in giro e nessuna applicazione adeguata del CdR: i 37 milioni della Ministra per i Contratti di ricerca (3 Contratti di Ricerca per Ateneo/Ente), i 50 milioni per il “rientro dei cervelli” e, soprattutto, i 400 milioni del Fis, che dimostrano il chiaro disegno politico di spostare i finanziamenti dal FFO ai fondi iper competitivi e premiali, che finanziano una percentuale bassissima delle proposte presentate. Lo sciopero delle Assemblee Precarie si oppone a ogni forma di contratto annuale, priva delle tutele del lavoro e non adeguatamente retribuita, che vorrebbe essere imposta al lavoro di ricerca.
L’attacco all’università viene inoltre inquadrato all’interno di un più ampio progetto politico del governo Meloni, che taglia welfare e servizi, mentre aumenta la spesa militare, sostiene il Rearm Europe, la fabbricazione ed esportazioni di armi e il genocidio del popolo palestinese.
Figure che ricoprono mansioni differenti, con contratti differenti – come studentesse/i, dottorande/i, assegniste/i, lavoratrici/tori degli appalti – sono unite dal filo rosso delle precarietà e dall’attacco che il governo Meloni ha sferrato contro di loro. Lo sciopero è lo strumento e la pratica con cui queste figure tornano a unirsi, a intrecciare le loro condizioni di vita e di lavoro e a prendere la parola contro il silenzio e l’isolamento.
Programma della giornata a Pisa:
– Ore 9.30 concentramento nei poli universitari (Palazzo Ricci; Biblioteca di Storia e filosofia; Polo Fibonacci; Matematica; Agraria&economia; Scuola Normale Superiore; Scuola Superiore Sant’anna)
– Ore 10.30: assemblea pubblica e sindacale in Piazza Dante: “studentƏ, precariƏ e lavoratorƏ unitƏ nello sciopero”
– Ore 13: pranzo sociale
– Ore 14.30: passeggiata rumorosa, concentramento in Piazza Dante
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