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“Strade sicure”. Lo sarebbero, forse, senza i militari razzisti

Tre militari in servizio nell’operazione “Strade sicure”, di età compresa tra 21 e 24 anni, sono stati processati per rapina ai danni di un venditore bengalese.

L’episodio è avvenuto nel dicembre del 2019. Il commerciante, subito dopo l’aggressione e la rapina, ha sporto regolare denuncia affermando di essere stato fermato e picchiato di sera, in piazzale Roma, è poi è finito al Pronto soccorso.

Ha raccontato che i militari hanno fatto a pezzi alcuni calzari in plastica per l’acqua alta che aveva con sé per venderli ai turisti, dopo di che hanno svuotato il suo portafoglio dei 40 euro che si era guadagnato.

I tre militari – Lagunari, ossia gli “incursori di marina” – sono stati interdetti per un anno dall’attività sulla base di un provvedimento emesso dal gip di Venezia. Interrogati durante le indagini i tre militari hanno ammesso il controllo, respinto ogni addebito, assicurando la regolarità del loro intervento.

Ad incastrarli ci sarebbero, però, alcune intercettazioni. Le autorità militari hanno già provveduto a sospenderli dal servizio.

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