Appena sono finite le restrizioni per la pandemia, subito una prima grande nave è tornata a distruggere la Laguna di Venezia e a inquinare la città. Una nave da 92mila tonnellate è una vera violenza contro Venezia e contro tutti!
L’MSC Orchestra ha appena attraversato il canale della Giudecca, ma ha trovato sulla sua rotta gli attivisti del movimento No Grandi Navi.
In tante e tanti si sono schierati lungo la riva delle Zattere o sulle barche, per farsi sentire e mostrare la Venezia che vogliamo: una città fatta di persone, di musica giochi e socialità, una città dove non c’è posto né per le grandi navi!
“Noi siamo la vita di questa città! Mai più come prima!” dice il comitato No Grande Navi “Ora e sempre fuori le grandi navi dalla laguna!”
“La contrapposizione tra ambientalisti e lavoratori, che la stampa e gran parte delle forze politiche incita, è strumentale. Serve solo a chi guadagna da questo lucrativo business a tenere separate, e quindi a indebolire, due forze che dovrebbero invece proseguire insieme nella lotta” – denuncia Potere al Popolo – “La costruzione e gestione delle navi da crociera costituisce un cospicuo giro di affari solo per poche categorie economiche, tra cui i costruttori di navi, gli operatori turistici nazionali e internazionali di grandi dimensioni. Mentre i costi sono sopportati dagli abitanti che subiscono involontariamente le esternalità negative legate all’ inquinamento, all’impatto sui cambiamenti climatici, all’ invivibilità dei luoghi e al degrado dell’ecosistema lagunare”.
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