Questa è una richiesta d’aiuto. Rivolta non solo ai triestini, anche a coloro che vivono altrove ma hanno a cuore Trieste.
Lo splendido edificio in foto è il Mercato Coperto. Ha le fattezze di una nave, ma è ben radicato a terra. Una nave di terra varata nel 1936, grazie al denaro donato da Sara Davis, una donna che voleva dare un tetto alle “venderigole”, donne del popolo che vendevano frutta e verdura, ambulanti umili e caparbie.
Il Mercato Coperto si affaccia su Largo Barriera Vecchia, dove un tempo si trovava la barra dei dazi. Era un piccolo confine. Vi abitò Joyce per un periodo. Joyce amava i luoghi popolari.
La disgrazia è la seguente: il Comune “ha aperto” a due proposte di investimento, di Lidl e Despar. Peccato che a 50 metri esistano già due grandi supermercati, Despar e Coop, e che a Trieste, notizia di pochi giorni fa, i supermercati sfiorino quota 100. Se ne aprono in continuazione, nonostante il declino inarrestabile della popolazione. Uno ogni meno di 2.000 abitanti.
Vi sono esempi virtuosi di recuperi di mercati in Europa. Ma potremmo anche fare qualcosa che ancora non c’è, qualcosa di nuovo, e farlo insieme, con la progettazione partecipata. Da anni alcune associazioni e molte persone si muovono in tal senso, basterebbe ascoltare.
Il Mercato Coperto è una casa del popolo. Dei piccoli. Affacciata su quello che fu un piccolo confine, costruita su un torrente che si chiama Grande ma che è piccolo anch’esso. È una nave voluta per gli ultimi. Deve restare un luogo in cui i piccoli vendono frutta e verdura, e potrebbe aprirsi ad altri piccoli: i calzolai che resistono in zona, ad esempio, piccoli artigiani, e così via, piccoli che lavorano con le mani e con la testa. Ci sono tanti piccoli a cui dare un tetto.
Lidl e Despar sono grandi. Non è per loro questo spazio.
Così come è sbagliato il progetto di costruire, a 50 metri dal Mercato, un autosilo a più piani. In una zona, tra l’altro, in cui esistono già altri autosili. Perché questa è la visione di chi governa Trieste: parcheggi e supermercati. Macchine ovunque con bagagliai stracolmi di cibo.
Il Mercato Coperto potrebbe diventare il Mercato dei Piccoli. E Barriera Vecchia potrebbe riempirsi di alberi e viuzze pedonali. Diventare Barriera Verde. E rimanere un rione popolare. Come piaceva a Joyce.
Se amate Trieste, per favore fate girare questo post. Adoperiamoci affinché Trieste non si trasformi, da città della scontrosa grazia, in città dei carrelli e dei parcheggi.
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Isabella Marega
sono i luoghi di aggregazione a mancare nella nostra città, non certo i supermercati. appoggio la petizione e spero possa sortire il risultato sperato, quello di rendere gli spazi pubblici del vecchio mercato coperto fruibili con piacere dagli abitanti di Barriera , rione degradato e pieno di automobili e inquinamento…aprire una bella biblioteca? una ludoteca? spazindotatindinscacchiere o tavolini per giocare a carte o altro???i