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Padova. Quindicimila persone in corteo per Giulia e per tutte le donne

Un grande corteo ha attraversato ieri le strade di Padova. Almeno quindicimila persone sono scese in piazza contro la violenza del sistema sulle donne, per ricordare l’uccisione di Giulia Cecchettin e tutte le donne vittime di femminicidio.

Il corteo è passato davanti all’università e qui dalla facoltà di psicologia, è stato calato uno striscione con su scritto: “vogliamo un’università transfemminista, che non perpetri la violenza patriarcale”.

All’università di Padova, dove Giulia Cecchettin stava per laurearsi, durante alcune lezioni, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Giulia. “Un minuto di silenzio che l’università di Padova ha fatto per lavarsi le mani e tirarsi fuori dalla questione” è stato denunciato da una studentessa al microfono. “Un minuto di silenzio non basta, abbiamo bisogno di trovare degli spazi per parlare per sentirci sicure e per costruire una società in cui non abbiamo paura di morire ogni giorno e in questi l’università gioca un ruolo fondamentale in quanto luogo di diffusione di sapere”.

Il corteo è proseguito nel centro storico di Padova, fermandosi davanti alla Prefettura dove è stata sottolineata la responsabilità del governo nella violenza di genere.

La manifestazione si è conclusa in un Piazza delle Erbe gremita di persone, tante donne ma anche tanti uomini. In piazza si sono succeduti numerosi interventi e sono stati indicati gli appuntamenti di questa settimana, una mobilitazione permanente che si articolerà nelle scuole, in università, nelle strade. Per sabato 25 novembre è stato lanciato uno sciopero nelle scuole ed è stata rilanciata con forza la partecipazione alla manifestazione nazionale di Roma.

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