Ho lavorato 2 mesi alla realizzazione di “La catena del valore, le catene del lavoro”
30 minuti che sono uno spaccato, parziale, dell’inferno, della giungla, che vivono quotidianamente i lavoratori e le lavoratrici della Logistica… salari da fame, cooperative che, con fare mafioso, spariscono con il bottino, tfr, ferie e scatti di anzianità mai retribuiti, contratti fasulli, licenziamenti arbitrari, intimidazioni repressione arresti, denunce botte e persino uccisi da crumiri …
Una classe operaia, che molti a “sinistra” davano per scomparsa che invece c’è, ed è composta in gran parte da uomini e donne stranieri e che prende, ogni giorno di più, coscienza di sé
Oggi (21/9) lo abbiamo proiettato a loro, per loro, durante il convegno “la spirale della logistica” e si sono riconosciuti, rivisti, sentiti rappresentati
È la soddisfazione più grande
Una emozione forte
Che mi riporta indietro di tanti anni in un’altra selva
Dove
“Darle voz a los sin voz” era la nostra sfida quotidiana con la vita
Lì dove forse ho appreso, forse, la parte più importante della battaglia… ELEVARE il linguaggio al livello di quello del popolo
Senza Riad, Issa, Roberto, Fisal, Paolo, Ani, Tarek, Maria, Kamkam e Salvo, i veri protagonisti, non sarebbe stato possibile
buona visione
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Anna
Complimenti a Mariani.
Un film che, dando voce agli invisibili, fa un lavoro di grandissima importanza.
Un film che tutti dovrebbero vedere.
Sempre al fianco dei lavoratori sfruttati!
La lotta per i diritti non può essere criminalizzata!
giancarlo scotoni
Grazie
Armando Brussolo Junior
Bravo!