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Grazie, Tajani!

Come spesso ci tocca ripetere, lo spazio “interventi” di un giornale ospita contributi e prese di posizione che la redazione ritiene interessanti, stimolanti, provocatori q.b. Non sono “farina del nostro sacco” e dunque, chi vuole interloquire con l’Autore, deve misurarsi su quel che viene scritto. Senza dietrologie, che hanno in effetti rotto parecchio gli zebedei…

Chi vuol sapere come la pensiamo noi, magari sugli stessi argomenti, non ha che da leggersi gli editoriali e altri articoli, firmati o meno.

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L’eurodeputato democristiano Antonio Tajani ha così commentato l’incontro fra Berlusconi e Salvini a Palazzo Grazioli avvenuto oggi, 19 novembre: “Governo Lega-FI dopo le Europee”.

Aggiungiamo noi, nella nostra semplicità contadina, che forse capiamo poco di politica: con appoggio esterno di Fratelli d’Italia, PD e Bonino.

Credo che questa dichiarazione di Tajani sia la migliore indicazione di voto, oltre che alle Europee, anche alle Regionali Piemontesi. Chi è di sinistra deve continuare a votare Potere al Popolo o M5S, dato che LEU si è – come si temeva – dissolta.

Non c’è alternativa. Lo si scrive da queste bande da mesi.

O meglio, compagni: la sinistra, purché non rientrante nel PD come Bersani, D’Alema, Boldrini, etc., dovrebbe abbandonare i piccoli rispettivi orticelli e presentare una sola lista unita, che includa addirittura Civatiani, De Magistris e i Verdi decenti, persino Pizzarotti. Poi PAP, Rifondazione, PCI, PC, i Trozkisti vari, in modo da avere qualche speranza di superare il quorum (per le Europee) e mandare una pattuglia di rappresentanti nei due Parlamenti, Europeo e Regionale, degna.

Certo, senza affidarsi a personaggi come Ingroia, Bertinotti, Boato, Pecoraro Scanio, Zagrebelsky, e Serra, e senza eleggere gente come Barbara Spinelli, D’Alema, Bersani, Curzio Maltese, Boldrini, etc. È l’unica strada.

Chi non se la sente, deve votare M5S. Mica ho detto che li dobbiamo votare noi, compagni. Ma da Leninista sono anche realista: so che – per quanto si allarghi al centro una coalizione di sinistra vera, ci saranno molti che non se la sentiranno di votarla. Costoro, cui va il mio rispetto (e parlo da comunista) devono continuare a votare il partito attualmente di maggioranza relativa, anche se dato in forte calo e che ha deluso molto, e non affidarsi a razzisti, fascisti, euroentusiasti, PD ed assimilati.

Se no il destino è segnato: il paese, la mia amata Regione Piemonte in mano alle destre nazionaliste e razziste. Sta al M5S legittimare un’ultima apertura di credito dando dei segnali di speranza: TAV, MUOS, TAP, innanzitutto. E mollarla con politiche contro migranti, studenti, lavoratori e poveri. Chi adesso cavalca queste ultime lotte e si riscopre rivoluzionario, alla Renzi, non è credibile.

Possiamo dirlo noi che queste lotte le abbiamo sempre fatte. Un primo segnale: vedremo chi ci sarà o meno l’otto dicembre, alle manifestazioni nazionali NOTAV e NOMUOS.

Chi non c’è, è fuori. Per gli altri, vedremo i fatti nei prossimi mesi.

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