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Festival di Sanremo. La Rai censura Roger Waters. Troppo filopalestinese

Non ce la possono fare, non ne hanno il coraggio. La Rai dei sepolcri imbiancati e delle mummie rifatte (e non solo quelle anagraficamente più datate), è riuscita a censurare uno dei fondatori dei Pink Floyd, cioè una leggenda vivente della musica.

Era infatti previsto un videomessaggio di Roger Waters al Festival di Sanremo ma improvvisamente è scomparso dalla scaletta. Il suo contributo era stato annunciato da Amadeus come “un regalo al Festival” ma è stato annullato per imprecisati “motivi di scaletta”.

Roger Waters non è un personaggio da tappezzeria televisiva. E’ uno storico membro dei Pink Floyd e, certamente, tra i maggiori muisicisti rock del mondo, ma è anche “colpevole” di aver preso apertamente posizione a sostegno del popolo palestinese. “Un’altra telefonata da Gerusalemme? Si direbbe di sì” è il commento al vetriolo de L’Antiplomatico che ha pubblicato spesso i messaggi di Roger Waters e che sottolinea come solo qualche mese la Rai sia riuscita a censurare una propria intervista già pronta al presidente siriano Assad.

Pare che nel videomessaggio per il festival di Sanremo Roger Waters avesse citato una delle sue canzoni (Waiting for her, contenuta nell’album Is this the life we really want?) ispirata ad una poesia dello scrittore palestinese Mahmoud Darwish.

Da quella poesia, spiegava Waters, ho imparato che le donne non basta amarle ma bisogna saperle. Un poeta palestinese come ispiratore è probabilmente una possibilità che la dirigenza Rai – e le autorità israeliane – non possono accettare. Il negazionismo sull’esistenza di una identità palestinese è parte di quel politicidio contro i palestinesi ben individuato dallo storico Baruck Kimmerling e perseguito dagli apparati ideologici israeliani, fin dentro la Rai.

Ma la notizia del messaggio censurato di Roger Waters è circolata anche su altri media incontrando però l’assordante silenzio (e dunque la complicità) sia della politica che del multiforme mondo degli artisti. Troppo spesso scattanti su polemiche di nicchia ma straordinariamente silenti o distratti su questioni di fondo.

La politica-spettacolo, la politica e lo spettacolo, si rivelano così mondi piccoli piccoli, privi di quella dignità che in tante occasioni ha fatto la storia. Mummie rifatte e sepolcri imbiancati a cui neanche la più eccellente delle coreografie riuscirebbe a dare luce.

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5 Commenti



  • Judy McGrath

    E’ oltraggiosa che le parole, le idee, le convinzioni di Roger Waters siano state censurate – da lui, un eminente figura della musica da moltissimi anni, e non solo. E’ un uomo di molteplice risorse intellettuali, più l’abilità e desiderio di condividere con e perfino persuadere i suoi ascoltatori verso il GIUSTO.


  • Judy McGrath

    Sto con Roger Waters


  • Antonio

    E sono obbligato a pagare un canone forzato sulla bolletta


  • Federico Sandrone

    Una RAI vergognosa e senza palle, non si fanno questi annunci se non si è sicuri, Roger Waters è un personaggio a livello planetario per la musica e non solo, le sue posizioni politiche sono stra-conosciute.
    RAI grazie per tutto questo e per la figuraccia che avete fatto e ci avete fatto fare a livello internazionale… non guarderò mai più nella mia vita il Festival di Sanremo e valuterò anche se vedere ancora la RAI.
    È noi continuiamo a pagare il canone!!!
    Federico Sandrone

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