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Giappone: L’apocalisse di Fukushima affrontata con l’idrante

Anche per questo, forse, stamattina (ora italiana) l’imperatore Hakihito ha fatto una delle sue rarissime apparizioni in televisione per far sentire la sua personale vicinanza ai cittadini.

La stessa immagine degli elicotteri che provavano a portarsi sulla centrale per scaricare acqua sui contenitori dei reattori, ormai arroventati e a rischio fessurazione, richiamava troppo da vicino quele degli sforzi – inutili – dei sovietici per arginare il disastro di Chernobyl. E il fatto che abbiano ad un certo punto dovuto persino rinuncare a causa delle radiazioni troppo alte in prossimità della centrale, fornisce un’indicazione certa sullo stato delle cose. Definito “un’apocalisse” non da un “antinuclearista ideologico” ma addirittura dal Commissario europeo dell’energia, Guenther Oettinger, uno che vive da anni senza problemi e con molto riguardo l’assedio quotidiano della lobby nucleare a Bruxelles.

Dopo il fallimento del tentativo di innaffiare con elicotteri i contenitori dei reattori (affidato all’esercito), ora la polizia giapponese sta provando a raggiungere lo stesso scopo con un grande idrante montato su un camion, in grado di sparare tonnellate di liquido in poco tempo. Al momento viene sperimentato sul reattore numero quattro.

Intanto, autorità locali della prefettura di Miyagi, la più colpita dallo tsunami, ammettono che sono probabilmente almeno 20mila le persone disperse soltanto nella loro zona.Nella sola città di Ishinomaki i dispersi sono 10mila. Lo ha riferito il sindaco.

Diamo qui di seguito le notizie man mano che arrivano, partendo dalle più recenti.

 

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Le condizioni del deposito di combustibile usato alle unità 3 e 4 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi “sono preoccupanti”, ha detto oggi l’Aiea. Tra i tanti problemi c’è anche quello delle macerie (gli “impianti ancillari” di tre reattori sono esplosi uno dopo l’altro nei giorni scorsi). Prima di poter convogliare di nuovo l’acqua, dunque, dovranno essere rimossi i detriti dell’esplosione del 14 marzo (reattore 3).

La International Atomic Energy Agency – l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) – stabilì già nel dicembre del 2008 che gli standard di sicurezza del nucleare giapponese erano «antiquati» e che forti terremoti avrebbero potuto porre «seri problemi» alle centrali. Uno dei “cablo” del Dipartimento di stato pubblicati da Wikileaks è stato ripescato dal Daily Telegraph. Anche il deputato giapponese Taro Kono accusava il suo governo di aver «insabbiato» alcuni incidenti e di nascondere al pubblico costi e rischi dell’industria nucleare nipponica. «Il funzionario Aiea che aveva condotto lo studio ha spiegato come le linee guida di sicurezza sismica siano state riviste solo tre volte negli ultimi 35 anni». L’Aiea, stando al documento, si sarebbe dunque sentita in dovere d’intervenire e controllare le procedure. Anche il Nuclear Safety and Security Group del G8 aveva posto problemi simili: «recenti terremoti – si legge nel cablo – hanno in certi casi sorpassato i limiti strutturali di alcune centrali; si tratta di un serio problema che sta ora alla base di lavori alla sicurezza sismica». Secondo i documenti, il governo giapponese dell’epoca si sarebbe opposto all’ordinanza di un tribunale locale di chiudere una centrale nella zona occidentale considerata a rischio in caso di terremoto.

Gli Stati Uniti forniranno ai giapponesi pompe d’acqua ad alta pressione per combattere gli aumenti di temperatura nella centrale nucleare di Fukushima. Il materiale sarà portato nella base aerea americana di Yokota e da qui consegnato ai giapponesMa ci corrà, in pratica, una settimana.i. .

Secondo quanto riferito dal’agenzia Kyodo, il primo ministro giapponese Naoto Kan ha interrotto una riunione dei massimi dirigenti della Tokyo Power Company (Tepco, che gestisce la centrale nucleare di Fukushima) e, infuriato per la mancanza di informazioni, ha chiesto ai dirigenti della società «cosa diavolo sta succedendo?». «La televisione ha detto che c’è stata un’esplosione» ha protestato Kan, «ma all’ufficio del primo ministro non è stato detto niente per un’ora». Secondo alcuni giornalisti che hanno assistito alla scena, il premier era «livido di rabbia».

Le evacuazioni continuano. Al momento sono già 185.000 le persone allontanate dalla zona compresa entro 20 chilometri dalla centrale giapponese di Fukushima. Nell’area compresa fra 20 e 30 chilometri le autorità locali raccomandano alla popolazione di restare al chiuso. Sono state distribuite alla popolazione 260.000 dosi di iodio stabile, ma non è stata ancora diffuso il consiglio di assumerle. Le dosi di radioattività rilevate nella zona attorno alle centrali variano a 4 a 240 microsievert/ora (il valore normale è di 0,03 microsievert/ora).

 

Nella grande area metropolitana di Tokyo le catene di supermercati e gli spacci aperti a orario continuato sono presi d’assalto – nella più assoluta calma e rispettando le file – per i generi di alimentari di prima necessità come acqua, riso e cibi a lunga conservazione Diventano rarri, per l’alta domanda, anche gli articoli di emergenza come batterie e torce elettriche, a causa dei razionamenti programmati di energia.

 

La televisione giapponese ha trasmesso le immagini di uno degli elicotteri CH-47 impiegati nella missione a Fukushima sorvolare l’impianto e poi scaricare l’acqua a distanza, scrive il New York Times.

 

Un nuovo incendio si è sviluppato questa mattina al reattore numero 4 della centrale di Fukushima Daiichi. Già ieri, alle nove del mattino, erano state segnalate fiamme, probabilmente provocate da un’esplosione di idrogeno, nello stesso reattore.

 

Gli elicotteri delle Forze di autodifesa – l’esercito giapponese – si sono alzati in volo stamattina per scaricare acqua sui reattori della centrale di Fukushima, che rischiano la fusione del nocciolo. Dopo qualche ora hanno dovuto sospendere le operazioni a causa delle forti radiazioni, senza essere riusciti a riversare sulla centrale il carico. Il portavoce del govero ha però detto che a rinuncia era dovuta al forte vento.

Poco prima un incendio aveva provocato l’innalzamento del livello di radioattività nella centrale costringendo all’evacuazione anche i 50 tecnici rimasti a cercare di riprendere il controllo della situazione. Il portavoce del governo, Yukio Edano, ha però affermato che le radiazioni nella zona di pericolo di 30 chilometri dalla centrale si sono fortemente abbassate.

A Tokyo, a 240 chilometri di distanza, le strade sono vuote e molti negozi chiusi. Una nuova scossa di terremoto del grado 6.0 della scala Richter ha avuto il suo epicentro alla periferia est della megalopoli (Tokyo city conta 12 milioni di abitanti, la “grande Tokyo” 35 milioni).

L’ Ambasciata francese ha organizzato l’evacuazione dei connazionali dalla capitale; molte imprese multinazionali hanno spostato i loro uffici nel Giappone meridionale.

 

La Toyota riprenderà domani la produzione in alcuni stabilimenti di componenti di auto, sospesa da venerdì scorso. Non è ancora chiaro quando riprenderanno a funzionare le 12 principali fabbriche di assemblaggio sparse sul territorio nipponico.

 

Il contenitore del reattore 3 della centrale di Fukushima potrebbe essere rimasto danneggiato. Lo ha detto il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, citato dall’agenzia Kyodo. Ciò significa che è stata registrato un aumento molto rapido dei valori di radioattività all’estreno della centrale, dovuta a fuga di vapore radioattivo.

 

La Borsa di Tokyo – dopo due crolli drammatici e consecutivi (-6,5% e -10,55%) – ha segnato un primo “rimbalzo”, chiudendo gli scambi con un +5,68%. Nessno, però, interpreta questa performance come un “segnale di ripresa”; semplicemente, i valori borsistici di quai tutti i titoli principali, a causa dei due crolli precedenti, erano diventati “appetibili” per gli investitori.

 

Il Giappone è pronto a chiedere la cooperazione delle forze armate Usa negli sforzi per contenere i danni della centrale nucleare di Fukushima.

 

Il governo giapponese ha chiesto ai cittadini di non fare incetta di carburante per non aggravare la crisi energetica innescata da terremoto e tsunami. Il portavoce del governo ha invitato la popolazione a limitare i consumi di gas e di elettricità.



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