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“Gli Stati Uniti usano i terroristi come se fossero un preservativo”


L’analista statunitense James Petras ha detto che i fatti di violenza nei quali è morto l’ambasciatore degli Stati Uniti in Libia, sono il
risultato del potere smisurato che gli Stati Uniti hanno dato ai ribelli ed ora ne perdono il controllo, con la protesta per il film polemico e offensivo “Il processo a Maometto” che ha urtato la sensibilità del popolo libico.

James Petras afferma che la strategia degli Stati Uniti è tanto vecchia quanto sbagliata. Finanzia, appoggia, promuove, organizza e arma i terroristi e poi sbrigativamente pretende di criticarli e umiliarli. Si sbagliano assolutamente.
Un film controverso intitolato “Il processo a Maometto”, nel quale viene data una visione peggiorativa del profeta dell’Islam, ha scatenato questo martedì a Bengasi un attacco contro il consolato statunitense (…)
Gli assaltanti, dotati di armi da fuoco potenti come missili, si sono scontrati con le forze di sicurezza a guardia del consolato; Stevens è stato colpito dal fuoco degli attaccanti mentre cercavano di spostarlo in un luogo più sicuro.
L’analista nordamericano James Petras ha detto che questa situazione è un altro esempio della politica boomerang degli Stati Uniti, visto che la Casa Bianca e il Pentagono hanno armato e finanziato i gruppi estremisti che hanno assassinato l’ambasciatore.

Petras ha spiegato in un’intervista a Radio del Sud che gli Stati Uniti pensano di poter usare i terroristi contro i loro avversari e poi gettarli via “come un preservativo usato”, per poter piazzare le loro forze armate e giustificare gli interventi. “Questa politica non funziona mai, è un disastro”, ha detto l’analista. (…)
“Queste persone sono molto ben armate”, questo dimostra che “i gruppi fondamentalisti sono una importante potenza”, controllano parti del paese, compresa Bengasi, che era la roccaforte armata contro Muammar Gheddafi fomentata dalla CIA e che ora funziona come centro del terrorismo fondamentalista Islamico, “gli Stati Uniti stanno pagando il prezzo per la loro poco santa alleanza”, come lo hanno fatto con Bin Laden e Al-Qaeda, ha concluso l’analista.
Per Petras “i fatti sono i fatti,” Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno appoggiato e protetto i gruppi armati e questo ha portato come conseguenza l’aumento della forza di queste bande per formare uno Stato fondamentalista islamico, che rifiuta imposizioni occidentali.

(traduzione a cura di AsiCuba)

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