In mattinata è arrivata una smentita da parte del Ministro delle Finanze di Atene. Ma i dati diffusi ieri risuonano sui media ellenici come la dimostrazione definitiva – e tragica – dell’inefficacia e dell’iniquità degli enormi sacrifici imposti a giovani, lavoratori e pensionati greci in nome di un risanamento delle casse dello Stato che non c’è stato. Anzi.
Che il buco del bilancio di Atene fosse maggiore delle stime iniziali era già stato anticipato dal settimanale tedesco Der Spiegel, visto che nelle scorse settimane era venuto fuori che il fabbisogno finanziario era di 14 miliardi, 3 in più del previsto. Ma quei numeri già pessimi sono stati abbondantemente sorpassati dai dati diffusi nelle ultime ore da quegli ‘esperti’ che hanno messo in ginocchio un paese a furia di prestiti capestro e che oggi ammettono il disastro facendo naturalmente finta che la colpa non sia loro.
Ora che farà il governo di Atene? Continuerà a chiedere come ha fatto finora alla troika qualche mese in più per pagare i suoi debiti come ha fatto finora, sapendo bene che non c’è più nulla da tagliare e che il paese è sull’orlo di una nuova esplosione sociale? Probabilmente si, viste le dichiarazioni delle ultime ore dei ministri ellenici competenti e delle controparti comunitarie, primo tra tutti il potente e onnipresente Wolfgang Schauble.
Intanto i greci sono sempre più scettici sull’efficacia dei piani del governo e della troika, anche se continuano a pensare che è meglio che il paese resti nell’eurozona (almeno questo emerge da un recente sondaggio). E con la giornata oggi inizia una nuova, ennesima, settimana di scioperi contro i nuovi pesantissimi tagli ordinati a Samaras da Bruxelles e Francoforte. La settimana inizia con lo sciopero di 24 ore dei giornalisti mentre sul fronte della sanità l’Ordine dei farmacisti ha deciso di continuare a non concedere i medicinali agli assistiti dell’Ente nazionale per la Prestazione dei Servizi Sanitari (Eopyy), se prima lo Stato non provvederà al pagamento degli arretrati alle farmacie.
Mercoledì invece sarà sciopero generale di 24 ore proclamato da tutti i sindacati, sia del pubblico che del privato. Varie le manifestazioni indette nel paese dalle diverse forze sindacali, sociali e politiche. L’appuntamento centrale è previsto alle 11 di mercoledì nella centralissima piazza di Pedion tu Areos. I sindacati hanno deciso, contrariamente a quanto avviene di solito, di tenere in attività le metropolitane per permettere ai manifestanti di raggiungere il centro della capitale.
E’ in questo clima che lunedì prossimo riprenderanno le trattative fra il Ministro greco delle Finanze, Giannis Sturnaras e i rappresentanti dei creditori internazionali della Grecia, i tedeschi Matthias Mors (Ue) e Klaus Mazuch (Bce) ed il danese Paul Tomsen (Fmi) per definire il nuovo pacchetto dei tagli al bilancio per il biennio 2013 – 2014 in cambio della concessione della nuova tranche di 31,5 miliardi di euro di ‘aiuto’.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa