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Un anno dopo il referendum, Scozia minaccia nuovo voto su indipendenza

A un anno esatto dal referendum sull’indipendenza, la primo ministro scozzese Nicole Sturgeon ha avvertito che la Gran Bretagna “prende tempo a prestito” se il premier David Cameron non darà come promesso più poteri a Edimburgo. Il 18 settembre 2014 il 55% degli elettori scozzesi scelse di restare nel Regno Unito, mentre il 45% si espresse per l’indipendenza ma oggi, anche sull’onda di sondaggi assai più favorevoli al distacco, la leader scozzese Nicola Sturgeon ha detto che è favorevole a un nuovo referendum se gli elettori sono d’accordo.
“Solo la gente può decidere se ci sarà un altro referendum” ha detto la leader dello Scottish National Party celebrando l’anniversario del voto. “Ora, quel che la gente vede a Westminster è un governo conservatore che non riesce ad attuare pienamente la promessa fatta di maggiori poteri al nostro parlamento” ha detto Sturgeon. “Il mio messaggio a David Cameron oggi è … ciò che accade a sostegno della nostra indipendenza nei prossimi mesi e anni dipenderà da ciò che fa quanto ciò che facciamo noi. E ora sta prendendo tempo a prestito”.
Secondo Sturgeon il referendum ha cambiato completamente la Scozia, per sempre. “E’ cambiata in meglio, è cambiata davvero… Abbiamo scoperto la nostra voce e capito che come nazione possiamo farci ascoltare dal mondo”.
Il suo partito, il socialdemocratico e indipendentista SNP, ha sperimentato un balzo della popolarità dopo il voto, passando da sei a 56 seggi nel Parlamento nazionale, strappandone la quasi totalità ai laburisti nel voto del maggio scorso. Anche il numero di iscritti alla formazione è nettamente aumentato.
Il partito delineerà le circostanze che lo conviceranno a chiedere un nuovo referendum nel suo manifesto per le elezioni regionali scozzesi nel 2016. Una di queste potrebbe essere l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue con il referendum in programma per il 2017, ha già anticipato Sturgeon.
Ma Cameron insiste che la questione dell’indipendenza è stata chiusa l’anno scorso. “Abbiamo concordato, così come l’opinione pubblica scozzese, che il referendum sull’indipendenza che il referendum dovrebbe essere un evento generazionale, una volta nella vita” ha detto il premier. “Perciò è tempo di andare oltre”.
Cameron ha detto anche che manterrà le sue promesse di devolution. “Nell’anniversario di quel voto storico, lasciatemi ripetere: stiamo realizzando un Parlamento scozzese nuovo, affidabile e permanente. Holyrood sarà uno dei parlamenti locali più potenti al mondo”.

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