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Offensiva israeliana su Rafah, ma la resistenza palestinese combatte in tutta la Striscia

I bombardamenti a Rafah sono continuati oggi, spingendo molti abitanti di Gaza a fuggire dalla città, che è diventata un punto focale della offensiva israeliana. I recenti attacchi hanno preso di mira principalmente Rafah, dove l’evacuazione dei rifugiati palestinesi è iniziata all’inizio di questa settimana. Le forze armate israeliane sono entrate nella parte orientale della città e hanno anche preso il controllo del lato palestinese del valico di Rafah.

Gli attacchi si concentrano su Rafah, in particolare nel quartiere di Al-Jeneina, nella parte orientale della città, ma non solo. Nell’ultimo giorno, operazioni militari israeliane si registrano anche nel quartiere Zeitoun di Gaza City, dove le forze armate israeliane avevano dichiarato di aver ripulito l’area già nei primi mesi dell’attacco su Gaza, così come a Beit Lahiya e nei campi centrali, tra cui Nuseirat.

Hamas ha reso noto che i suoi combattenti stanno combattendo contro le truppe israeliane a est di Rafah. Lo riportano i media internazionali e anche Haaretz ha riportato che l’Idf sta continuando ad operare nella parte orientale di Rafah. Secondo il Guardian, testimoni hanno affermato che i combattimenti erano ancora in periferia.
Gruppi armati di Hamas, Jihad islamica e Fatah hanno affermato in dichiarazioni separate che gli scontri a fuoco sono continuati a Gaza centrale mentre i residenti del nord di Gaza hanno riferito di bombardamenti di carri armati israeliani contro le aree orientali della città.
Le Brigate Al Quds affermano di essere impegnate in feroci scontri a est di Rafah, mentre le Brigate Al Qassam dichiarano che “I nostri combattenti sono impegnati in feroci scontri con le forze nemiche israeliane che penetrano a est della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza”.

Intanto i corpi di 35 palestinesi morti e 129 feriti sono arrivati al Kuwait Hospital di Rafah nel giro di 24 ore.

Martedì sera, un alto funzionario dell’amministrazione Biden ha confermato che gli Stati Uniti hanno ritardato una spedizione di armi a Israele la scorsa settimana. Ha dichiarato che “un carico di bombe è stato fermato per segnalare a Israele l’opposizione americana all’azione di Rafah”. I suoi commenti arrivano un giorno dopo che il Wall Street Journal ha riferito che gli Stati Uniti stanno ritardando una spedizione di 260 milioni di dollari in Israele, che include, tra le altre cose, circa 6.500 kit JDAM (“Joint Direct Attack Munition”) che trasformano le normali bombe aeree in “bombe intelligenti”.

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1 Commento


  • Adriana Sabbatini

    Grazie per le le notizie 🙏🏻 … 😔

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