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Libano. Oggi parla Nasrallah. Gioco delle parti tra Usa e Israele

Il leader di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, terrà un discorso alle 17:00 di oggi (giovedi). Il discorso segue le esplosioni di ieri in tutto il Libano, che hanno preso di mira i membri di Hezbollah. Una operazione di terrorismo di stato israeliano destinata a pesare sugli scenari in Medio Oriente.

“Continueremo come in tutti i giorni passati con le nostre benedette operazioni a sostegno dei palestinesi della Striscia di Gaza” ha affermato Hezbollah dopo la mortale raffica di esplosioni di cercapersone provocato dagli apparati israeliani. “Questo percorso è in atto e separato dalla dura resa dei conti che il nemico criminale deve attendere per il suo massacro” di martedì, ha affermato Hezbollah in una dichiarazione rilasciata su Telegram.

Una fonte libanese citata da Reuters ha detto che il servizio di spionaggio israeliano ha modificato i dispositivi “a livello di produzione”. “Il Mossad ha inserito all’interno del dispositivo una scheda contenente materiale esplosivo che riceve un codice. È quasi impossibile da rilevare con qualsiasi dispositivo o scanner”, ha spiegato la fonte. Circa 3.000 cercapersone sono esplosi dopo aver ricevuto un messaggio in codice, innescando gli esplosivi contemporaneamente. Un’altra fonte della sicurezza ha detto a Reuters che fino a tre grammi di esplosivo erano nascosti in ogni cercapersone, passando “inosservati” da Hezbollah per mesi.

Il governo libanese ha diffuso poco fa le generalità dei tre civili uccisi, di cui due bambini e una donna, nell’attacco hacker israeliano contro miliziani di Hezbollah. Secondo il ministero della salute libanese, si tratta di Fatima Abdallah, 10 anni, della regione di Baalbeck, e di Muhammad Bilal, della periferia sud di Beirut. L’infermiera Atta Dirani è stata colpita mentre lavorava in un ospedale nella regione di Baalbeck.

Nessun problema invece per i membri della delegazione italiana che si trova in Libano in visita ai campi profughi palestinesi in occasione dell’anniversario delle stragi di Sabra e Chatila. Hanno sentito per tutto il pomeriggio il continuo suono delle sirene delle ambulanze ma non sono stati coinvolti nelle esplosioni dei cercapersone in diversi punti di Beirut.

Gli israeliani devono prepararsi a giorni o settimane di escalation di violenza, che potrebbe anche portare a un’incursione di terra in Libano mentre la guerra a Gaza continua e le vittime aumentano” – scrive oggi l’agenzia israeliana Ynet news – “L’attacco coordinato attribuito a Israele non fermerà l’aggressione di Hezbollah contro il nord, piuttosto intensificherà la violenza. Il gruppo terroristico non ha intenzione di ritirarsi a nord del fiume Litani”.

Le truppe della 98a Divisione delle forze armate israeliane sono state trasferite dalla Striscia di Gaza al Comando Nord in vista della possibilità di un allargamento del conflitto tra Israele ed Hezbollah.

La Casa Bianca intanto ha affermato di non essere a conoscenza dell’impatto dell’attacco israeliano sul Libano e di non aver speculato su chi ci fosse dietro. Eppure risulta che il ministro della Difesa israeliano Gllant ha fatto una telefonata al suo omologo statunitense Lloyd Austin pochi minuti prima del bombardamento dei cercapersone che ha ucciso e ferito centinaia di militanti di Hezbollah e di civili libanesi.

Un anonimo funzionario degli Stati Uniti ha riferito che Gallant ha detto al suo omologo statunitense che Israele stava lavorando per portare a termine presto una difficile operazione in Libano, ma ha rifiutato di fornirgli ulteriori dettagli sull’obiettivo e su come sarebbe stata realizzata.

Ma il network televisivo “CNN” ha rivelato che il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha parlato nella giornata di martedì per ben due volte con il suo omologo israeliano. I funzionari della difesa degli Stati Uniti hanno detto che è insolito programmare due chiamate in un giorno, anche se Austin e Galant sono in contatto regolare.

Intanto gioiscono i membri della lobby sionista negli Stati Uniti. Il senatore democratico della Pennsylvania, John Feterman, ha twittato sulla piattaforma X celebrando gli attentati israeliani in Libano, scrivendo: “Sostengo pienamente gli sforzi per colpire e neutralizzare qualsiasi minaccia esistenziale come Hezbollah”. L’Aipac , la più grande organizzazione di lobby israeliana negli Stati Uniti, ha ritwittato il tweet e ha ringraziato il senatore per aver sostenuto Israele.

Mark Dubowitz, amministratore delegato della Fondazione per la Difesa delle Democrazie (FDD), nota per la sua vicinanza alla destra israeliana, ha dichiarato: “Questo è stato un esempio eccezionale di penetrazione tecnologica e di intelligence. Non sappiamo ancora l’entità del danno e se questa sia una copertura per una penetrazione più profonda. Hezbollah dovrà richiamare tutte le sue apparecchiature di comunicazione per valutare la sua vulnerabilità. Ciò ostacolerebbe la sua capacità operativa, soprattutto con così tanti uomini indifesi, anche se è temporaneo”.

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