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La mobilità della rabbia

Sabato 16 Febbraio, si è tenuta l’iniziativa “Riprendiamo il treno e le stazioni” organizzata su scala nazionale dal CIUFER (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali) , alla cui costituzione hanno collaborato in modo attivo anche alcuni Comitati del Lazio, tra cui il Comitato FR ottava carrozza della linea Nettuno-Roma e quelli della linea Velletri – Roma e della Civitavecchia – Roma. L’iniziativa si è svolta contemporaneamente in tutta Italia dalle 10 alle 13.
Non sono stati bloccati i treni né i servizi, al contrario sono stati usati per informare e viaggiare con le famiglie, compresi i ragazzi e gli anziani.
Saliti sul treno sono stati distribuiti volantini, opuscoli e palloncini colorati. Arrivati alla Stazione Termini, i pendolari sono stati accolti dalle delegazioni dei lavoratori dell’Unione Sindacale di Base(USB) ferrovie, dal Coordinamento dell’Associazioni del Lazio per la Mobilità Alternativa (C.A.L.M.A.), dal Consiglio Metropolitano. Dopo aver esposto una mostra di disegni creativi sul problema del trasporto ferroviario, l’iniziativa è continuata con il racconto della storia e dell’architettura della Stazione Termini e uno sguardo è stato riservato alle mura serviane in piazza dei Cinquecento. La manifestazione si è conclusa con la denuncia dei disservizi del trasporto pubblico delle ferrovie regionali, con la denuncia dell’ennesima devastazione della cosiddetta “Piastra”, una cubatura di due piani sopra i binari della stazione Termini voluta dalla Soc. “Grandi Stazioni” di Benetton memoria. L’ennesima opera irresponsabile di portare le auto fin sopra la stazione, consisterà nella costruzione di un parcheggio per 1.370 posti auto e per quasi 100 moto, oltre all’ennesimo centro commerciale. Prima di sciogliere la manifestazione è stato ricordato che la resistenza civica continua con il percorso unitario di tutti/e i comitati e le associazioni proposto dal Consiglio Metropolitano per un Patto e una Piattaforma comune. *Consiglio Metropolitano

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