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Diffidate dei castigatori


Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, sono due giornalisti del Corriere della Sera che hanno fatto la loro fortuna scrivendo articoli e libri contro gli sprechi e le spese folli dell’amministrazione pubblica. Di fatto sono i mandanti della operazione che porterà alla cancellazione della Province e gli ispiratori di molte campagne di moralizzazione della spesa pubblica. In diverse occasioni hanno avuto ragioni da vendere, in altre hanno colto la pagliuzza ma non hanno visto la trave, o meglio hanno piantato le pagliuzze negli occhi dell’opinione pubblica per occultare le travi.

Un episodio sta portando a galla uno dei più giganteschi e vergognosi “sprechi” dei soldi pubblici in tempi di tagli dolorosi ai servizi sociali, di spending review e di scenari di guerra incombenti nel Mediterraneo. Ci riferiamo all’acquisto dei cacciabombardieri F35 da parte del governo italiano. Ne doveva acquistare 121 ma ne acquisterà “solo” 90, di cui 60 a decollo convenzionali, gli altri a decollo verticale, anche su questo la differenza non è un dettaglio.
I cacciabombardieri d’attacco F-35 della statunitense Lockheed, costeranno alle case pubbliche italiane molto più del previsto: il loro costo passa dagli 80 originari a 127 milioni dollari l’uno, e a ben 137 per quelli a decollo verticale. Quasi il doppio, valutando le stime, di quello che era stato dichiarato dal Ministero della Difesa in un’audizione ufficiale alla Camera dei Deputati nello scorso febbraio. L’ammissione viene direttamente dal Generale De Bertolis (Segretario Generale della Difesa, dunque il responsabile delle acquisizioni di armamenti per il nostro paese) che lo ha dichiarato in una intervista pubblicata sulla rivista specializzata “Analisi Difesa”

Al momento risulta che l’unica denuncia dei due castigatori, Rizzo e Stella, verso gli sprechi e le spese del Ministero della Difesa, sia un articolo sul Corriere della Sera che risale al 14 novembre 2011, nel quale denunciano, testuali: Il ministero della Difesa, che ha un centinaio di auto blu e 700 auto «grigie» nonostante solo in 14 avrebbero diritto al privilegio aveva appena acquistato 13 Maserati quattroporte blindate: alla faccia della manovra di luglio, che aveva stabilito la cilindrata massima di 1.600“. Tutto qui!!

I due castigatori degli sprechi non hanno trovato ancora nulla da ridire sull’acquisto degli F 35, su questo capitolo vergognoso e inquietante della spesa pubblica italiana. Ma, come ricorda spesso l’economista Giorgio Gattei, c’è un solo settore della spesa pubblica su cui tutti sono d’accordo e nessuno solleva obiezioni: la spesa militare.

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