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Trieste. Chi tocca uno tocca tutti. Manifestazione per Sasha Colautti

Da molte città italiane stanno confluendo a Trieste lavoratirici, lavoratori e delegati sindacali dell’Usb per una manifestazione di solidarietà con Sasha Colautti, operaio della Wartsila ed ex dirigente sindacale della Fiom colpito dalla rappresaglia padronale.

Le aziende non vogliono sentire la voce dei lavoratori e si scelgono sindacati e sindacalisti che firmano tutto. Accade così che la Wartsila di Trieste ha deciso di trasferire a Taranto Sasha Colautti, ex Segretario Provinciale rientrato in fabbrica dopo la rottura con la Fiom CGIL e aver aderito all’USB.
Alla base della rottura di Sasha e dell’intero direttivo FIOM di Trieste c’è il giudizio sul pessimo CCNL Metalmeccanico siglato da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, ma più in generale la linea politica di Camusso e Landini, sempre più compatibili con le politiche di Governo e Confindustria. Sasha Colautti e i compagni del direttivo FIOM di Trieste hanno fatto una scelta in coerenza con la loro storia sindacale, se i lavoratori sono quelli che stanno pagando il prezzo più alto alla crisi economica allora è da loro che bisogna ripartire, respingendo i ricatti dei datori di lavoro e della classe politica e sindacale che si è messa la loro servizio.
Il trasferimento di Sasha, mette in luce oltre l’arroganza, la debolezza di Wartsila e più in generale delle aziende timorose che al loro interno possa radicarsi un sindacalismo per e dei lavoratori. A Trieste come nel resto del paese, cresce il numero di lavoratori e delegati sindacali che rompono con CGIL, CISL e UIL e aderiscono all’USB.
Il trasferimento di Sasha Colautti, è un provvedimento figlio del clima anti-sindacale che oggi vede l’attacco al diritto di sciopero, non rimarremo fermi di fronte a questi soprusi. I nostri diritti non possono essere cancellati con un colpo di spugna o trasferiti a 1000 km di distanza.

Tra giovedi e venerdi in diverse città dove ci sono filiali della Wartsila si sono svolte manifestazioni dell’Usb di solidarietà con Sasha. A Napoli, Taranto, Genova ci sono stati presidi davanti agli stabilimenti. A Pavia invece davanti al centro di formazione professionale dove Sasha è stato spedito per due giorni dall’azienda. La stessa Federazione Sindacale Mondiale ha annunciato presidi e proteste davanti a tutte le sedi della multinazionale Wartsila nei diversi paesi del mondo. E’ stato detto chiaro e tondo: chi tocca uno tocca tutti!!

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