Scriviamo di molti argomenti, com’è logico per un giornale. E riceviamo molti commenti. Spesso dialoganti, alcune volte insultanti, il più delle volte semplice spam…
Abbiamo notato un picco veramente mostruoso quando scriviamo di militari, spioni e fascisti. Ovviamente indistinguibili gli uni dagli altri il più delle volte…
La vicenda della nave Juventa, criminalizzata anche o soprattutto grazie all’azione di un gruppo di mercenari privatizzati a onte della rete fascista continentale Defend Europe, in Italia nota come Generazione Identitaria, ha attirato qualche idiota solidale con i mercenari e antipatizzante con gli “estremisti umanitari”. Oltre che, ovviamente, con i migranti che si vorrebbero volentieri abbandonare al freddo abbraccio delle onde.
Il tono di alcuni di questi commenti ci ha colpito per l’evidente tentativo di far sembrare “normali” alcune bestialità indegne di un essere umano. Vi portamo ad esempio l’unico commento che non abbiamo eliminato, proprio perché restasse ad esempio imperituro.
“ma al netto dell’essere mercenari, è vero o non è vero che le ONG collaborano con gli scafisti? Perchè se è vero, vanno messi in condizione di non nuocere per associazione a delinquere a finalità neoschiaviste, punto”.
Come si sa, è impossibile, dunque inutile, tentare di imbastire ragionamenti argomentati nel breve spazio familiare all’utente Internet. Dunque speriamo che vi possa sembrare adeguata la risposta che abbiamo consegnato all’anonimo commentatore:
”Caro anonimo, tu ti dichiari contro gli “estremisti umanitari”, ovvero quelli che salvano gente fregandosene di molte regole (a volte può essere un bene, altre un male).
Mentre invece non trovi niente di strano nell’ammazzare gente per denaro (questo fanno i mercenari).
Dal nostro punto di vista non c’è partita…
Il giorno della tua dipartita nessuno verserà una lacrima, ok?”
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Daniele
Cari compagni, ciò che riportate mi riempie di sconforto e disperazione, non per voi, ma per gli imbecilli che scrivono in questo (e altri) siti: ormai la confusione storica, la mancanza di memoria, di identità (nel senso migliore del termine), l’assenza tragica di punti fermi di riferimento porta a conclusioni sconclusionate, a pensieri imbecilli e fuori da ogni logica più elementare; questo non comincia da oggi, ma dall’inizio della controrivoluzione degli anni “80 con i fumetti giapponesi, vera chiave di distruzione delle coscienze, dell’elaborazione critica e della fantasia; ormai la maggor parte dei giovincelli trentenni o quarantenni con l’intelligenza di un echinoderma e la coscienza di una mosca non fa distinzione alcuna tra fascismo, comunismo, Resistenza, Salò e via discorrendo, per loro la cosa importante è lo spritz delle sette di sera, vivono a livello gastrico; il nostro compito di ricostruire le coscenze non può più attendere, deve iniziare ORA! Fraterni Saluti.