Un veterano dello sport italiano esprime tutto il suo disappunto per il Giro della vergogna partito da Israele:
“Quando ero piccolo non c’erano molti divertimenti:d’inverno la passione per il calcio,d’estate la passione per il ciclismo.
E da grandi o ciclisti o calciatori. Passioni eguali;finii su una panchina ma avrei potuto ritrovarmi su una ammiraglia.
Mi garba pedalare e interessarmi di ciclismo:ogni occasione è buona.
Quest’anno non guarderò il Giro d’Italia. Non mi garba da dove è partito.
Avrei potuto essere indifferente ma temo di essere odiato dalle persone che stimo. Se sarò odiato da chi non stimo me ne farò una ragione. Se i dirigenti del Coni sono stati indifferenti peggio per loro.
E non leggerò la Gazzetta dello Sport.
W il Popolo Palestinese libero sulla sua terra”.
- ex allenatore di moltissimi club di calcio di serie A, presidente dell’Associazione allenatori italiani. Candidato con Potere al Popolo alle ultime elezioni
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Laura
Stima e rispetto sempre per l’uomo che non accetta i troppi “a prescindere” e prende posizione su un fondamento indiscutibile quale la dignità di uomini nelle loro terre.
Grazie!
Federico
Grande Renzaccio!
Paolo
È una vergogna di come tutto sia passato sotto traccia senza dibattito alcuno in Italia. I commentatori delle tappe, decerebrati o comprati, non osano fare cenno al dramma dei palestinese e alla loro avversità al passaggio del giro. Il giro legittima Israele e la capitale Gerusalemme, e ignora completamente i Palestinesi. È a dir poco quasi osceno. Non credo sia un caso che il tutto si sia potuto accadere nell’era Renzi, considerato che è notorio il legame fra alcune persone a lui vicine , nonché lui stesso, e Israele.
Flavia Lepre
Grazie grazie grazie! Queste parole fanno bene al cuore e ridanno un po’ di speranza nell’umanità.
paolo
La Gazzetta dello Sport fa politica e indovinate per chi? Oltre a beccare 16ml di euro dagli sponsor israeliani per far partire il giro dalla “capitale di Israele”, si sbilancia esplicitamente in favore dei poteri che contano. Tempo fa mi capitò tra le mani Sportweek il suo periodico illustrato. Dove tra i peggiori tifosi di calcio di sempre subito dopo Hitler era stato piazzato nientepopodimeno che Kim II Sun. Chissà se dopo l’avvicinamento delle due Coree gli zelanti redattori della rivista del gruppo RCS non siano corsi ai ripari.
Stefano
Grandissimo Mister, belle parole e stima infinita.