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Sensibilità Chimica Multipla, neo-malattia industriale

La Sensibilità Chimica Multipla (MCS o Multiple Chemical Sensitivity) è una malattia che comprende una ampia serie di sintomi che colpisce moltissima gente. Conosciuta anche come “Environmental Illeness o Idiopathic environmental intolerance” è dovuta a una intolleranza, o a una reattività alle sostanze chimiche presenti nell’ambiente.

Le sostanze più frequentemente chiamate in causa sono i pesticidi, i solventi, le vernici, i deodoranti, i profumi, i detersivi, tutte le sostanze che entrano negli interferenti endocrini, i PFAS, le sostanze emesse dal fumo di scarico delle macchine, ma anche le discariche; in pratica tutte le sostanze derivate dalla industria chimica e petrolchimica.

Non bisogna dimenticare che i componenti dell’inquinamento (biossido di azoto, monossido di carbonio e idrogeno sulfide) rappresentano un enorme problema, come il piombo, il mercurio e altri metalli pesanti che contribuiscono alla Sensibilità Chimica Multipla. Malattia alquanto complessa, la MCS può avere dei sintomi molto simili all’asma, alla rinite, vi può essere stanchezza e disfunzioni cognitive e altro come, ad esempio, la ipossia cronica.

Vi è una sintomatologia alquanto varia e diversi sistemi del nostro organismo possono esserne interessati: neurologico, respiratorio, cardiocircolatorio, renale, digerente, muscolare e, ovviamente, il sistema endocrino-immunitario. La sintomatologia può portare, nei casi più gravi, a forme tumorali, leucemie, infarto del miocardio, ictus. Come si intuisce, in molti casi la malattia può portare a uno stato di disabilità. 1)

In una lettera aperta del professor Luigi Genovesi endocrinologo, scomparso di recente che dal Marzo 2010 è stato direttore del Centro Regionale del Lazio per la diagnosi e la terapia della Sensibilità Chimica Multipla, costituito presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università di Roma “La Sapienza si legge: ”…sappiate tutti allora che l’MCS esiste ed è legata ad una difficoltà ad eliminare numerosissime sostanze chimiche, una difficoltà sostenuta da mutazioni genetiche presenti in parte dalla nascita, ma che non si sarebbero mai espresse in forma di malattia se i malcapitati affetti fossero vissuti in un contesto ambientale idoneo (tanto per capirci chi vivesse in un’isola del pacifico cibandosi di frutta e verdura senza pesticidi, pesci e carni senza conservanti, ormoni, antibiotici e quant’altro, pur avendo la predisposizione genetica non si ammalerebbe mai). In più si dà anche il caso che in determinate circostanze l’inquinamento sia tale da provocare al soggetto un’alterazione genetica EX NOVO, cioè che non esisteva dalla nascita, che lo fa ammalare…..”

La Sensibilità Chimica Multipla è in aumento e noi ci stiamo lentamente avvelenando. Sappiamo che questa malattia, conosciuta anche come malattia ambientale ha carattere di cronicità con una sintomatologia che può essere in stretta correlazione a bassi livelli delle sostanze chimiche alle quali ci si espone. Oxidative Medicine and Cellular Longevity in un lavoro clinico del 2013 svolto da studiosi italiani riferisce che “Con la continua introduzione di nuove sostanze, le persone con MCS subiscono limitazioni significative al loro ambiente di vita e frequentemente al loro posto di lavoro.”

Questo documento descrive la situazione attuale per quanto riguarda MCS e i punti critici nella sua definizione del caso, che non è ancora generalmente concordata; questo rende difficile riconoscere con certezza, soprattutto, il suo preciso rapporto con il lavoro. Altri problemi sorgono in relazione al ruolo del medico del lavoro nel diagnosticare e gestire il lavoratore con il disturbo, la questione dei bassi livelli di esposizione alle sostanze chimiche e le migliori misure possibili per prevenirlo…. I problemi legati al lavoro per le persone con MCS dipendono non solo dall’esposizione professionale, ma anche dall’incompatibilità tra la loro malattia e il loro lavoro. Un maggior numero di medici del lavoro deve essere “sensibile” alla MCS, in modo che questi lavoratori siano riconosciuti prontamente, il lavoro sia adattato secondo necessità e vengano promosse misure preventive sul posto di lavoro”2).

Un grande problema che riguarda anche il mondo del lavoro, dalle esposizioni professionali, dalla prevenzione e dei medici del lavoro. Pensando alle diverse condizioni “associate” alla Sensibilità Chimica Multipla vi è lpersensibiltà Elettromagnetica a frequenze che vengono considerate sicure per la nostra salute. Nel 2018 è stato pubblicato uno studio che ci mostra dei ragionamenti e una visione importante: “La MCS è sostenuta da un circolo vizioso di sensibilizzazione crescente avviata dall’esposizione a sette classi di neurotossici. Il nostro caso studio riguarda una famiglia sensibilizzata agli alimenti, alle sostanze chimiche e alle radiazioni elettromagnetiche dopo una forte esposizione agli (fenossi) erbicidi e ai pesticidi organofosfati. Vengono anche affrontate diverse condizioni frequentemente associate alla MCS, che spesso coinvolgono anche componenti di sensibilità ambientale, tra cui emicrania, artrite reumatoide, sindrome dell’intestino irritabile, ADHD, ipertensione e alcuni problemi cardiaci”.3)

Sappiamo che allo stato attuale, nonostante gli sforzi compiuti dai ricercatori e medici, per definire meglio e con certezza la malattia, la maggior parte dei medici la ritiene un disturbo psicologico o somatico. In particolare vi sono delle grandi difficoltà, nell’effettuare una diagnosi in tutte quelle persone che lamentano una sintomatologia conseguenti all’esposizioni a sostanze chimiche a “bassi dosaggi”. Secondo gli esperti, per quanto riguarda i “fattori di rischio individuali, vi è un accordo sulla predominanza del genere femminile rispetto a quello maschile. La MCS, quindi, ha una presentazione molto variabile con delle reazioni fisiche avverse anche a bassi livello delle sostanze chimiche più comuni e tra queste non vanno dimenticate le fragranze chimiche, i conservanti e gli addittivi degli alimenti, i dolcificanti artificiali, alcuni disinfettanti, cosmetici, tessuti sintetici, deodoranti chimici, dolcificanti artificiali, contaminanti dell’acqua e altre sostanze.

Nel 2013 il Dr. Stephen Genuis dell’Università di Alberta in Canada ha pubblicato su Clinical Therapeutics un interessante lavoro scientifico sulla MCS dove è posto il quesito: Chemical Sensitivity: Pathophysiology or Pathopsychology? Guardando in giro per il mondo la malattia viene segnalata in aumento in Australia e uno studio scientifico ci conferma questo. “La sensibilità chimica multipla (MCS) è una condizione medica associata all’esposizione a inquinanti chimici comuni. Gli obiettivi di questo studio sono di valutare la prevalenza della MCS, le sue sovrapposizioni con l’asma e la sensibilità delle fragranze, e i suoi effetti sulla salute e sulla società in Australia…

Tra le persone (oggetto dello studio) con MCS, il 74,6% ha anche diagnosticato l’asma o una condizione simile all’asma e il 91,5% ha sensibilità alla fragranza, riportando problemi di salute (come l’emicrania) quando esposti a prodotti di consumo profumati (come deodoranti per ambienti e prodotti per la pulizia). Inoltre, tra le persone con MCS, il 77,5% non ha accesso ai luoghi a causa di prodotti profumati, il 52,1% ha perso giorni lavorativi o un lavoro nell’ultimo anno a causa dell’esposizione profumata sul posto di lavoro e il 55,4% segnala effetti sulla salute potenzialmente disabilitanti.

I risultati indicano che la MCS è una malattia diffusa, che colpisce circa 1 milione di australiani adulti, con una sensibilità chimica che colpisce altri due milioni. Ridurre l’esposizione chimica a fonti problematiche, come i prodotti di consumo profumati, è fondamentale per ridurre gli effetti negativi”. 4) Non solo questo ma la MCS può riguardare anche le donne in maternità, che allattano e sempre più domande e interrogativi scientifici si pongono, nel caso di questa malattia, sulle esposizioni chimiche e sull’inquinamento ambientale.

Prof. Roberto Suozzi

Medico e Farmacologo Clinico

Suozziroberto.altervista.com

1) Contropiano.org / Aerosol / Sensibilità chimica multipla, o lentamente avvelenati di Prof. Roberto Suozzi

31 gennaio 2017

2) Oxidative Medicine and Cellular Longevity Volume 2013, Article ID 351457, 13 pages

http://dx.doi.org/10.1155/2013/351457

Review Article

Multiple Chemical Sensitivity and the Workplace: Current Position and Need for an Occupational Health Surveillance Protocol

A. Martini, S. Iavicoli, and L. Corso

INAIL Research, Department of Occupational Medicine, Via Alessandria 220/E, 00198 Rome, Italy

3) (MCS) and Electromagnetic Hypersensitivity (EHS): An Introduction to Environmental Illness Mini Review Copyright © All rights are reserved by Crumpler Diana. CRIMSONpublishers http://www.crimsonpublishers.com; Published: January 22, 2018 Multiple Chemical Sensitivity (MCS) and Electromagnetic Hypersensitivity (EHS):

4) Preventive Medicine Reports Volume 10, June 2018, Pages 191-194 Short Communication Prevalence and effects of multiple chemical sensitivities in Australia Author links open overlay panelAnneSteinemann

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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