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Padova e San Stino di Livenza. Per il referendum contro i Trattati Europei

Raccolta firme per la richiesta di sottoporre a referendum il Fiscal Compact e il MES

A Padova in Prato della Valle angolo via Umberto dalle 9.30 alle 12.30

A San Stino di Livenza alla Piazza del Mercato, dalle 7.30 a 13.30

L’Unione Europea non serve al benessere dei popoli che vi vivono, ma solo agli interessi delle oligarchie economiche europee in competizione con quelle degli altri poli imperialisti, come USA e Giappone, e delle nuove economie emergenti, come Cina e Brasile. Questa Europa peggiora le condizione di vita della stragrande maggioranza, divide, indebolisce e impoverisce i lavoratori, i pensionati, i disoccupati mentre rafforza il potere delle grandi industrie e delle grandi banche.

Per questo è necessario rompere l’Unione Europea.

Il primo passo per farlo è sottoporre a referendum il trattato fiscale (il Fiscal Compact) e il Meccanismo di Stabilità Europeo (il MES) che rappresentano una devastazione del presente e una ipoteca sul futuro per le condizioni di vita dei lavoratori, dei giovani, dei disoccupati.

Per questo ti chiediamo di firmare la petizione promossa da Ross@ per sottoporre a referendum popolare i trattati europei che vincolano l’Italia alle politiche fiscali europee (Fiscal Compact) e al meccanismo di stabilità economica (MES).

In questo caso la procedura referendaria non è la stessa dei referendum abrogativi, cioè con il deposito del quesito e la raccolta di firme certificate, perché i trattati internazionali non sarebbero sottoponibili a referendum abrogativo.

Ma c’è un precedente importante ed è quello del referendum consultivo che è stato indetto per la conferma del Trattato di Maastricht nel 1989.

Quindi Ross@ con questa petizione indirizzata alla Camera dei deputati chiede che venga indetto un referendum consultivo anche oggi, per verificare se davvero esiste una larga maggioranza degli italiani a favore delle politiche di austerità imposte dall’Unione Europea, come sostengono i governi, di centrodestra, di centrosinistra e di larghe intese.

E’ evidente che la raccolta delle firme è solo un primo passo, e che poi per ottenere qualcosa sarà necessaria una mobilitazione di massa.
Ma si tratta appunto di un primo passo.
E in più siamo a farlo meglio è.

 

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