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Cicciottelle & mondo all’incontrario

Un cretino scrive una stronzata innocua sulle cicciottelle, tutti si indignano e questo perde il posto previo pubblico ed ecumenico linciaggio.

Se invece, restando lo stesso cretino che è, scrive stronzate assai più gravi e pericolose – tipo che lo Stato deve ritirarsi dall’economia e lasciare spazio agli efficientissimi privati, che dobbiamo stringere la cinghia, che il lavoro costa troppo, che siamo sulla stessa barca ma non ce n’è per tutti, che il debito ci opprime, che abbiamo vissuto al di sopra dei nostri mezzi, che c’è crisi perché c’è poco decisionismo, che le tasse strozzano i valorosi imprenditori nazionali, che i politici si sono mangiati il paese, che la Cina tarocca le nostre borse taroccate, che i negri e i beduini ci invadono, che la comunità internazionale difende al fianco degli americani la nostra libertà dai raudi di pericolosissimi regimi autoritari con le pezze al culo e così via -, passa per grande giornalista e lo invitano a Cortina Incontra, se non il Pulitzer.

Così va il mondo.

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6 Commenti


  • Daniele

    Ciò dimostra quanto ho sempre sostenuto: Facebook, Twitter e tutta la merda dei social network va eliminata con il ferro e con il fuoco


  • andrea

    Tutto vero, ma mi pare molto riduttivo, e per certi versi superficiale, definire “innocue” le stronzate sulle “cicciottelle” (fatevi un giro nei reparti di psichiatria, per rendervi conto di quante adolescenti, per lo più di estrazione proletaria, soffrono di disturbi alimentari legati a una visione distorta della donna). Mi pare che l’una e l’altra uscita facciano parte dello stesso paradigma spettacolare/egemonico o, per meglio dire, citando il poeta: di quel “tristo sacco che merda fa di quel che trangugia”.


  • carlo

    Una che va in psichiatria perché arrivata alle finali olimpioniche viene definita cicciottella non penso si sia mai vista. Tra l’altro la squadra maschile fu definita “i mediomen con la pancetta”.

    Cazzo, ma davvero crescere è dura in questo mondo.


  • andrea

    mah, non vedo perché la lotta contro un sistema di sfruttamento economico e di assoggettamento politico non debba legarsi alla lotta contro tutti i dispositivi che esso veicola… in verità, le cose si sono sempre cambiate quando si aveva chiara la dimensione del sistema che si aveva di fronte in tutte le sue componenti: strutturali, sovrastrutturali, materiali, simboliche. Una certa visione della donna, oltre che inammissibile dal punto di vista umano, è funzionale alla riproduzione di un’ideologia e di un sistema. A me pare l’abc, e speravo che decenni di teoria e lotta politica l’avessero insegnato. Ma evidentemente non tutti la pensano così


  • Libusama

    Sono d’accordissimo sul fatto che con tutte le porcate che ha scritto, il licenziamento sia arrivato con questa vicenda. Ma derubricare un articolo di quel livello, con un titolo cosí, a “stronzata innocua” significa intanto promuovere una visione unicamente maschile delle tematiche in agenda (chi mai si sarebbe sognato di scrivere un titolo del genere accostandolo ad atleti uomini?), e soprattutto ignorare fenomeni come bodyshaming e bullismo sulle persone che esteticamente non conformi. Fenomeni che, ben sappiamo, provocano spesso gravi difficoltá alle vittime. Maschi e femmine.


  • Mic

    «Noi addestriamo dei giovani a scaricare napalm sulla gente, ma i loro comandanti non gli permettono di scrivere “cazzo” sui loro aerei perché è osceno» (Apocalypse Now)

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