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Il coniglio di pezza

Andata a contare niente, a pesare meno, e a portare a casa un pugno di mosche da Bali, per coprire il vuoto della sua partecipazione al G20, Meloni si è inventata la polemica della bimba che viaggia con la madre presidente del Consiglio.

In realtà non sarebbe importato niente a nessuno, se non che qualche furbetto di via della Scrofa ha letto un paio di righe di un passo di un pezzo Furio Colombo che diceva: i figli dei migranti sui barconi, la figlia della presidente del consiglio in top class.

Dunque, il riferimento polemico era sulla politica razzista del governo contro i migranti poveri, non sulla vita privata di Meloni.

Ma ecco che si lancia il coniglietto di pezza di “io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre”.

Una becero trucchetto propagandistico sui social, dove, come levrieri in molti si sono lanciati all’inseguimento. Ma si sa che le corse dei levrieri sono spesso truccate.

E Infatti, il trucco sta nell’aver accusato di strumentalizzare sua figlia, mentre è stata proprio lei che ha usato la piccola come strumento di polemica politica.

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