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La pace ci vede benissimo

Il Nobel per la pace di quest’anno è stato assegnato al movimento giapponese Nihon Hidankyo, fondato nel 1956 dai sopravvissuti al bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, “per i suoi sforzi nel realizzare un mondo libero da armi nucleari e per aver dimostrato attraverso le testimonianze che le armi nucleari non devono mai più essere utilizzate“.

La condizione di bombardati evidentemente facilita il riconoscimento dei propri simili, in situazioni magari lontane nel tempo e nello spazio, ma che testimoniano l’identica logica genocida al di là di ogni differenza negli strumenti tecnologici utilizzati.

La prima dichiarazione dei neopremiati è scolpita nella pietra: “la situazione a Gaza è come il Giappone di 80 anni fa”.

Ora attendiamo con pazienza che qualche stipendiato dai sionisti battezzi questa verità, e anche la pace, come “antisemita”.

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