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Decreto sicurezza: unisci i puntini

A un giorno da pecora oggi vi presento il decreto sicurezza diventa legge:

Arriva lo scudo penale per gli agenti che commettono Reati: il governo esulta. Daniela Santanchè sta pensando di entrare in polizia.

Il decreto autorizza gli agenti di pubblica sicurezza a portare pistole senza licenza anche quando non sono in servizio. Fratelli d’Italia si prepara al veglione di Capodanno.

Niente numeri identificativi sulle divise ma aggravanti per chi fa resistenza a pubblico ufficiale. Intanto, la digos indaga perché al corteo per la Palestina c’era un poliziotto col casco e la felpa dei neonazisti. Lo vedi che non serve il numero identificativo sulla divisa per riconoscerli?

(In Europa gli agenti hanno i codici identificativi ma qui la destra si oppone. Gasparri: «I codici potrebbero essere utilizzati per campagne contro la polizia da parte di gruppi estremisti». I magistrati).

Entra in vigore il reato di resistenza passiva in carcere. Punito col carcere. Questa l’hanno inserita per far fare due risate agli ergastolani.

Aggravanti per chi impedisce la realizzazione di infrastrutture pubbliche destinate all’erogazione di energia e trasporti. Norma controversa. I governi che tagliano il trasporto pubblico e aumentano le accise sulla bolletta che fanno, si arrestano da soli?

Rivista come chiedeva parte della maggioranza la norma che prevedeva il carcere per i neonati con le madri. Bisogna arrestare anche i mariti perché i bambini hanno bisogno di una madre e di un padre.

Rimosso il provvedimento che prevedeva che i migranti, per comprare una sim e usare il telefono, avessero bisogno del permesso di soggiorno: basterà un documento di identità. Che quello ormai lo fai subito: prendi l’appuntamento sul sito direttamente dal telefono.

Il decreto sicurezza è diventato legge con il voto di fiducia per evitare il dibattito parlamentare. Secondo le nuove norme, il dibattito parlamentare equivale alla resistenza passiva.

Carcere per chi occupa abusivamente una casa per viverci, anche se in Italia ci sono oltre 650mila famiglie che aspettano una casa popolare, centro mila che vivono per strada e il 28% delle case sono sfitte. I giuristi: un provvedimento che avrà conseguenze gravissime. Te lo immagini quest’anno il presepe con Maria, Giuseppe, il bambinello e gli agenti che li portano via dalla stalla?

(Fratelli d’Italia aveva perfino proposto il reato di ‘Terrorismo di Piazza’ ma la proposta non verrà discussa perché istituire il reato di Terrorismo di piazza rientra nelle fattispecie di Terrorismo di piazza).

Va da sé che la vera sicurezza che vorrebbero avere gli elettori, compresi quelli di centrodestra, è quella di arrivare a fine mese e invece il 57% delle famiglie finisce i soldi sul conto prima del 27 e l’Italia è il paese in cui i laureati fanno più fatica a trovare lavoro. In Europa è occupato l’82% dei laureati, in Italia il 65%. Il ragionamento che fanno in tanti è: «Non ci vado a lavorare, le manganellate le ho già prese da studente».

Intanto, Missili russi fanno strage di civili ucraini ma Trump giustifica il Cremlino: «Mi hanno detto che è stato un errore». Pensavano fossero civili palestinesi.

Mio nonno era abbonato alla Settimana Enigmistica. Il mio gioco preferito era Unisci i puntini. Lo è ancora oggi: invece che sulla settimana enigmistica lo faccio leggendo i giornali.

Gli stessi giornali che oggi pubblicano – giustamente – in prima pagina le foto delle vittime innocenti delle bombe di Putin, tra le quali sette bambini, hanno ignorato la notizia che, da quando Israele ha violato la tregua, 36 bombardamenti hanno ucciso SOLO donne e bambini: è pieno di video e foto online di corpi insanguinati.

Non meritano la prima pagina anche loro? Ci sono morti di serie A e morti di serie B? Non dovremmo noi giornalisti, cani da guardia del potere quali siamo, denunciare semmai con più urgenza, forza, evidenza, i morti causati dalla complicità dei nostri governi?

Andandolo proprio a cercare, qualcuno riportava nelle pagine interne il fatto che un bombardamento aveva colpito l’ultimo ospedale rimasto funzionato a Gaza, mettendo da prima in dubbio la fonte, riportando la versione di Israele, precisando che era stato emesso un ordine di evaquazione (20 minuti prima!), rettificando sui siti solo quando in troppi avevano visto circolare sui social i video che testimoniavano la strage. Chi osa protestare viene bastonato.

2mila piloti israeliani scrivono al governo chiedono di fermarsi: vengono espulsi.

Trump, quello del Free Speech, sta espellendo dagli Stati Uniti chi protesta per la Palestina, anche se ha una regolare Green Card, anche se ha conseguito un dottorato alla Columbia, anche se sua moglie è una cittadina americana ed è incinta al settimo mese: quando la libertà di parola chiama, Trump risponde così. La Germania fa lo stesso. In Germania è considerato reato esporre la bandiere della Palestina.

In Italia, 50mila di noi in piazza contro il genocidio, ma la notizia è che arrestano sette BlackBlock. (Eccone uno in foto).

Il pericoloso BlackBloc protestava insieme ad altre decine di migliaia di noi contro una legge che trasforma la protesta in reato, la resistenza in crimine (anche quella passiva! Cos’è il genio).

Questa santa alleanza di censori, repressori, intimidatori consente di portare avanti lo sterminio e il “Piano Riviera” di Trump esattamente come l’esproprio di terre rare ucraine da parte di Usa Inghilterra, Germania, Francia mascherato da sostegno militare alla resistenza.

Consente di mandare avanti il furto legalizzato di risorse dalla spesa sociale a quella militare, che è lo strumento attraverso il quale i grandi industriali potranno continuare a staccare dividendi milionari a spese dei lavoratori.

Si produrranno carri armati invece di automobili perché i carri armati li comprano i governi che i soldi – a debito – li trovano mentre le automobili dovrebbero comprarle le persone che i soldi per non ce li hanno e il credito le banche non glielo fanno più.

Per gli azionisti cambia poco: alla fine, scriveva qualche giorno fa Mauro Del Corno sul Fatto Quotidiano, “Si produce solo per pagare interessi sui debiti contratti per finanziare operazioni di riacquisto di azioni, che ne spingono in alto il valore per gli azionisti. Pertanto i costi produttivi devono scendere sempre di più”, e il primo costo sono i salari, che infatti da trent’anni diminuiscono invece di crescere.

Vivo in un quartiere dove ho la fortuna di incrociare al discount quelli che mi dicono «Ma invece di preoccuparti dei palestinesi preoccupati dei lavoratori!» (come se i palestinesi ammazzati non fossero anche lavoratori, poi: insegnanti, parrucchieri, pasticceri, infermieri, giornalisti…).

La mia risposta è: «Unisci i puntini».

* da Facebook

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