L’incontro è avvenuto nelle eccezionali circostanze nella nostra regione dopo il successo delle rivoluzioni tunisina ed egiziana nel rovesciare Zein Al-Abideen Bin Ali e Hosni Mubarak. La discussione si è focalizzata sull’importanza del proseguimento delle due rivoluzioni e sulla risposta ai complotti controrivoluzionari organizzati dalle forze reazionarie arabe e sostenuti dalle potenze imperialiste, USA e sionisti in testa. Questi complotti controrivoluzionari mirano a snaturare i giovani movimenti rivoluzionari per impedire loro il conseguimento dei loro pieni obiettivi, vale a dire il rovesciamento dei regimi dispotici e la costruzione di paesi democratici nei quali costruire e difendere la giustizia sociale, l’eguaglianza e l’indipendenza nazionale.
Queste due rivoluzioni, Egitto e Tunisia, costituiscono un salto di qualità nella vita politica araba, dimostrando che un cambiamento progressista è possibile. Hanno anche dimostrato che è possibile vincere contro regimi dispotici caratterizzati da oppressione, sfruttamento, impoverimento della popolazione, completo asservimento delle economie nazionali al FMI e alla Banca Mondiale, completo asservimento delle politiche al progetto imperialista-sionista. E così vediamo il vento del cambiamento scuotere i troni dei governanti di Yemen, Bahrain, Algeria, Iraq, Giordania a Libia , e altri paesi arabi.
La militanza e i movimenti di massa che vediamo hanno aperto un nuovo orizzonte nel mondo arabo. Un orizzonte creato dalla lotta dei giovani e dei lavoratori di Egitto e Tunisia, con una significativa ed effettiva partecipazione delle donne arabe. Questo offre l’opportunità e la sfida alle forze della sinistra araba di unirsi con un programma di cambiamento democratico e sociale con due punti principali correlati tra loro. Primo, tale programma è necessario per affrontare le forze reazionarie interne che tentano di sfruttare il risveglio popolare di massa in Egitto e Tunisia per i loro fini, che non comprendono alcun cambiamento radicale nello status corrente del mondo arabo. Al contrario, tali forze riprodurrebbero gli stessi regimi in forma nuova. Secondo, tale programma unitario delle forze arabe di sinistra è anche necessario per rispondere agli attacchi degli imperialisti americani e dei sionisti occupanti con uno strumento di cambiamento reale ed effettivo.
Nell’attuale momento rivoluzionario, le forze della sinistra araba riunite a Beirut hanno deciso di dedicare il loro incontro straordinario ai Martiri delle rivoluzioni egiziana e tunisina e delle altre intifada arabe.
I presenti hanno concordato quanto segue:
1. Il forum della sinistra araba, nel suo meeting straordinario, ribadisce il suo appoggio, e quello dei partiti della sinistra araba, alle rivoluzioni egiziana e tunisina, riaffermando che queste rivoluzioni sono l’inevitabile conclusione di anni di lotta, dagli anni ’70, contro quei due regimi dittatoriali, corrotti e servi degli USA. I presenti salutano con rispetto i martiri e i feriti delle due rivoluzioni – quei giovani che hanno resistito coraggiosamente ai regimi sanguinari e i loro mezzi di tortura, oppressione e dominazione. Salutano anche i martiri delle altre intifada popolari contro i regimi oppressivi di Yemen, Bahrain, Iraq, Giordania e Kuwait. Infine, il forum ha esteso il saluto ai martiri della resistenza in Palestina e Libano. Il forum si impegna ad organizzare iniziative per la liberazione di tutti i prigionieri politici palestinesi, siriani, e altri arabi nelle galere sioniste.
2. Il compito primario delle forze arabe di sinistra oggi è il rafforzamento e il consolidamento dell’attuale momento rivoluzionario. Questo momento va ulteriormente radicalizzato con l’accordo su un programma di cambiamento che leghi metodologicamente la lotta per la liberazione e l’indipendenza a quella per il cambiamento democratico e sociale. Tale programma si basa sulla posizione della sinistra in tale cambiamento interno, e sulla resistenza all’occupazione e alla aggressione imperialista capeggiata, al solito, da USA e Israele. Il concetto di movimenti di resistenza nazionale conferisce a tali movimenti una dimensione di liberazione, che a sua volta getta le basi di un nuovo movimento di liberazione arabo nel quale la lotta per il cambiamento interno contro i regimi dispotici è legata con quella contro l’occupazione e i complotti
Israelo-imperialisti. Il fine di tale lotta è il conseguimento di sistemi di governo nazionali, laici e democratici, che anch’essi resistano contro l’occupazione e affrontino i complotti e le politiche americane e sioniste. In questo contesto, il Forum riafferma la sua determinazione a tenere un altro incontro dedicato alla discussione degli sviluppi della crisi economica internazionale e le sue conseguenze sui paesi arabi, per elaborare una visione alternativa in una dimensione socialista.
3. Il Forum della sinistra araba riafferma l’importanza fondamentale e cruciale della causa palestinese che è e rimane il nodo centrale della lotta tra arabi e sionisti. Per affrontare i complotti sionisti c’è bisogno di 1) riunificate le forze palestinesi; 2) riorganizzare il lavoro dell’OLP su basi democratiche; 3) riaffermare i diritti palestinesi, compreso quello di un paese indipendente nel loro territorio con capitale Gerusalemme, e il diritto al ritorno dei rifugiati secondo la risoluzione 194 dell’ONU. Il Forum della sinistra araba ribadisce anche che tali obiettivi possono essere conseguiti unicamente mediante la resistenza in tutte le sue forme. Il Forum ha anche duramente condannato le politiche americane contro i diritti del popolo palestinese, non ultimo il veto USA al Consiglio di Sicurezza contro la condanna delle politiche israeliane di insediamento e pulizia etnica.
4. Il Forum esprime appoggio alla lotta per il cambiamento democratico in Bahrain, Libia, Algeria, Giordania, Yemen e Kuwait, e a tutti i popoli arabi, e condanna la brutale repressione delle dimostrazioni. I presenti sottolineano il loro appoggio al popolo iracheno contro l’occupazioneed il terrorismo, e contro la suddivisione del paese e del sistema politico su linee religiose ed etniche. Infine il Forum dichiara l’appoggio alla lotta del popolo di Sundance contro il complotto imperialista per dividere il loro paese.
Il Forum indica la priorità della lotta per diritti civili e democratici, a partire dalla libertà di organizzazione politica e sindacale, il diritto di sciopero e di manifestazione per i lavoratori e altri settori oppressi, per conseguire i loro obiettivi, primo fra tutti il lavoro.
5. Il Forum saluta la resistenza del popolo libanese contro l’aggressione israeliana sostenuta dagli USA. Inoltre, il Forum appoggia la lotta della sinistra libanese per l’abbattimento del sistema politico religioso, che è stato e rimane la causa principale di una identificazione religiosa , per la quale leaders “religiosi”chiedono di continuo a forze esterne di interferire nelle questioni interne libanesi.
6. Il Forum sottolinea e riconosce il ruolo fondamentale dei giovani nelle rivoluzioni egiziana e tunisina e nelle altre intifada arabe. Occorre che le forze di sinistra si pongano come i reali sostenitori dei loro sogni e delle loro aspirazioni. Occorre inserire le richieste, le preoccupazioni e le aspirazioni nei programmi delle forze e di partiti di sinistra. E’ anche necessario valutare i programmi precedenti e svilupparne uno per il lavoro tra i giovani e gli studenti, i cui fondamenti sono: 1) la formazione di quadri giovani e studenti di sinistra, per sostenere ed arricchire le loro lotte per la democrazia, i diritti civili e la giustizia sociale, e 2) dare a questi quadri un ruolo più ampio ed importante nei gruppi dirigenti dei partiti di sinistra. Ciò sarebbe di aiuto per la costruzione e il lancio di una vera alternativa basata sul cambiamento e la liberazione, come reale cambiamento rispetto agli attuali regimi oppressivi, e basata sulla resistenza alla occupazione e ai complotti imperialisti americani ed israeliani. Su queste linee il forum ha confermato la decisione, presa nel meeting precedente, di tenere un campo della gioventù araba di sinistra dal tema Il ruolo dei giovani nelle rivoluzioni sociali e nella resistenza all’occupazione, dal 14 al 20 Settembre 2011, in coincidenza col 29 anniversario del lancio del Fronte di Resistenza Libanese, puntando a farlo divenire un evento annuale fisso.
7.Il Forum ha concordato lo sviluppo di un piano mediatico comune entro un mese. Tale piano comprenderà l’utilizzo dei moderni mezzi di comunicazione ai fini della lotta. Si è anche concordato di collegare i siti dei vari partiti e forze partecipanti. Oltre a ciò si è deciso un piano per un centro di informazione arabo di sinistra, e uno per una TV.
8. Si è deciso di indire per Domenica 20 Marzo la giornata araba di protesta contro le brutali politiche di repressione e le politiche di povertà generalizzata, alienazione ed asservimento adottate e seguite dai regimi arabi.
9. Il Forum considera la relazione presentata dal PC libanese e il documento finale come basi per la stesura del programma.
(traduzione a cura di M.B per contropiano)
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