Da quando è iniziata la guerra in Libia, i voli militari di C-130J e altri aerei cargo su Pisa e il suo territorio si sono fortemente intensificati, con continui decolli e atterraggi in tutto l’arco della giornata.
Gli aerei sorvolano la città carichi di bombe. Sono quelle della vicina base Usa di Camp Darby che, attraverso l’aeroporto militare di Pisa, vengono inviate alle basi meridionali per l’attacco alla Libia.
Tale fatto viene sostanzialmente confermato dal colonnello Dave Lapan, portavoce del Pentagono: «Da quando la Nato ha assunto il 1° aprile la direzione della campagna aerea, abbiamo fornito appoggio materiale, comprese munizioni, agli alleati e ai partner impegnati nelle operazioni in Libia». Lapan precisa che tali forniture, il cui valore ammonta finora a 24,3 milioni di dollari, comprendono «bombe intelligenti a guida di precisione». Lo stesso segretario alla difesa, Robert Gates, ha dichiarato il 10 giugno che, poiché gli alleati Nato sono rimasti a corto di munizioni dopo 11 settimane di bombardamenti in Libia, sono gli Usa a fornirgliele. In Italia, tali bombe sono stoccate in enormi quantità a Camp Darby, la base logistica che rifornisce le forze aeree Usa nell’area mediterranea e africana.
Da Camp Darby le bombe e altri materiali bellici possono essere rapidamente inviati in zona di operazione attraverso l’aeroporto di Pisa. La nostra collocazione, dice uno dei comandanti di Camp Darby, ci offre «capacità logistiche uniche poiché il nostro deposito è a 30 minuti dall’aeroporto di Pisa». Lo stesso dove sorgerà l’Hub aereo nazionale, lo snodo aeroportuale di tutte le missioni militari all’estero, che sarà messo «a disposizione della Nato», ossia anzitutto di Camp Darby. Nell’Hub potranno atterrare e decollare anche i giganteschi C-17 Globemaster dell’aeronautica Usa, la cui capacità di carico è oltre il triplo di quella dei C-130J dell’aeronautica italiana.
I C-130J e altri aerei cargo militari sorvolano a bassa quota la città al momento del decollo, nella fase più rischiosa quando sono a pieno carico. Nonostante che un anno e mezzo fa, nel novembre 2009, un C-130 sia precipitato subito dopo il decollo, non provocando una strage per puro caso.
E’ invece scattato l’allarme quando all’aeroporto è stata trovata, durante dei lavori, una bomba inesplosa della seconda guerra mondiale: il traffico aereo è stato interrotto per oltre 12 ore mentre tutto intorno si predisponeva un’area di sicurezza. Nessuno invece si preoccupa di stabilire «un’area di sicurezza» quando aerei carichi di bombe ci passano sulla testa.
Poiché tra gli atti attribuiti al Sindaco dalla legge e dai regolamenti in materia di ordine e sicurezza pubblica sono inclusi «i provvedimenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana», chiediamo al Sindaco di Pisa di prendere immediati provvedimenti al fine di prevenire ed eliminare il grave pericolo costituito da aerei carichi di bombe e altri materiali bellici che sorvolano la città, minacciando l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.
Primi Firmatari: Cesare Ascoli, Paolo Baschieri, Francesco Bertorello, Alessandro Bocchero, Andrea Boni, Giovanni Bruno, Maurizio Cossi, Leila D’Angelo, Massimo De Santi, Franco Dinelli, Manlio Dinucci, Gabriella Favati, Luigi Gastaldello, Mariella Gavarini, Federico Giusti, Valter Lorenzi, Giovanni Mandorino, Tania Masi, Andrea Montella, Federico Oliveri, Donatella Petracchi, Beatrice Rapisarda, Eugenio Serravalle, Nicola Sighinolfi, Simonetta Vacca, Maria Francesca Zini
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