La congiuntura politica, economica e sociale, che scuote oggi l’intero pianeta, mostra il fallimento del capitalismo, lasciando intravedere le falle di un sistema in decadenza. Questo comporta governi immersi in crisi finanziarie, monetarie e ipotecarie, che cercano salvezza in misure tipo: riduzioni salariali, licenziamenti di massa, sotto occupazione e altre politiche aggressive che vanno contro i loro popoli. Questo è il caso di Grecia, Portogallo, Spagna e Stati Uniti. Situazione che ha generato il sorgere di movimenti come gli Indignati che in qualche modo avranno sbocco in cambiamenti strutturali nei rispettivi paesi.
Casi radicalmente diversi si manifestano in America Latina e nei Caraibi, dove in modo progressivo, si superano le politiche imposte nel passato dagli organismi internazionali al servizio dei grandi capitali del mondo: Fondo Monetario Internazionale (FMI), Banca Mondiale (BM), Banca Interamericana di Sviluppo (BID), Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Organizzazione degli Stati Americani (OEA), e il Fatidico CLUB della NATO. In genere in America Latina e Caraibi, spicca la configurazione di una mappa geopolitica che cerca la giustizia, l’equità e l’uguaglianza dei nostri popoli, e prende forza la proposta del Venezuela di dare impulso a progetti storici come l’ Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America Trattato di Commercio dei Popoli (ALBA – TCP); Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR); e la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC).
È per questo che la realtà venezuelana attualmente, è di riferimento e riflesso di quello che si può costruire con un governo progressista e rivoluzionario, con un governo che si autodetermina con il socialismo e lo costruisce col popolo, dalla base, inventando e reinventando spazi di formazione, pianificazione e organizzazione del popolo, e le sue basi popolari svilupperanno la muscolatura e le strutture organiche che sopportino il peso che comportano la direzione ed il governo collettivo di un Paese. Oggi come oggi il Venezuela sta rappresentando la speranza dei popoli dell’America Latina e del mondo, incarnando giorno dopo giorno nella sua lotta l’ideale bolivariano.
Lo scenario politico bolivariano, in questo 2012, è segnato dalla congiuntura elettorale e dalla malattia del Comandante, Hugo Chávez Frías. Ovviamente questo non è sinonimo di debolezza dal momento che il Governo Bolivariano ha preso misure in materia di definizione di politiche pubbliche, economiche e sociali, con un impatto rivoluzionario sul popolo venezuelano. Possiamo citare quali esempi illustrativi di quanto affermato:
l’aumento del trentadue per cento (32%) del salario minimo, a Maggio del presente anno. Aumento che è diventato quasi di routine da quando il Presidente Chávez ha assunto la direzione del Paese; La promulgazione della Legge Organica delle Lavoratrici e Lavoratori (LOTT) è una rivendicazione di quelli che sono il braccio produttivo del Paese. La Grande Missione dell’Abitare il Venezuela, che affronta la soluzione al grande deficit di abitazioni, che ci sommergeva fino ad ora, consegnando e costruendo oltre 200.000 abitazioni degne per le famiglie che per anni sono state in balia delle grandi imprese edili private e della loro mafia; Le Nostre Missioni Educative (Robinson, Ribas e Sucre) hanno permesso l’inclusione, nel sistema educativo, di migliaia di venezuelani che per anni erano rimasti fuori dai vantaggi della formazione; La Missione Barrio Adentro che cerca di costruire un sistema di sanità pubblica integrale e di qualità, incorporando fin dai suoi inizi oltre 20.000 Medici Cubani (degni esempi di Solidarietà Internazionale); Le garanzie di Sicurezza e Sovranità alimentare sono compito della Missione Agro Venezuela; La Missione Amore Anziano dà opportunità a migliaia di venezuelani – che hanno dato il loro significativo contributo al Paese – di contare su una Previdenza Sociale che migliorerà visibilmente la loro qualità di vita; La Grande Missione Sapere e Lavoro, inizia un processo di formazione lavorativa di massa e il collocamento di venezuelane e venezuelani in diverse aree dell’ambito nazionale, e con questo si abbatterà in modo positivo l’indice di disoccupazione.
La politica di piena sovranità petrolifera fonda il suo controllo, per mezzo della PDVSA, – a beneficio di tutti i venezuelani – sullo sfruttamento dei più grandi giacimenti petroliferi del mondo, situati nel nostro paese. È importante menzionare anche la nazionalizzazione delle imprese le cui operazioni su aree strategiche per l’economia nazionale sono ora gestite con una concezione socialista. Di pari modo è degna di menzione la concretezza del Grande Progetto Nazionale Simón Bolívar, attraverso l’impulso a innumerevoli progetti.
Menzionati quasi tutti i piani creati dal Governo Bolivariano, spicca l’attiva partecipazione della Forza Armata Nazionale Bolivariana nel rafforzamento della Sovranità Nazionale. La trasformazione dinamica e permanente di questa istituzione le permette di adattarsi al nuovo scenario strategico con il fine principale di far fronte ai rischi ed alle minacce del XXI secolo. Questo permette, attualmente, di contare su donne e uomini impegnati nella sicurezza della nostra Patria.
Si deve notare pure che la struttura governativa bolivariana continua ad essere borghese, e non si deve tralasciare di menzionare le contraddizioni dello stesso processo. Ciò nonostante, l’implementazione delle missioni e dei piani sociali incorpora nel processo bolivariano aggiustamenti che facilitano l’avanzamento nella trasformazione reale dello Stato venezuelano, nel senso che è un processo di transizione verso la proprietà sociale dei mezzi di produzione, mettendo l’essere umano al centro di tutto.
In questo contesto, noi Organizzazioni Sociali, Consigli Comunali e ogni espressione dell’organizzazione del potere popolare abbiamo il compito di incrementare il lavoro di base costruendo una solida unità che permetta di aprire strade verso l’assunzione della responsabilità storica di concretizzare il Processo Rivoluzionario Bolivariano, assumendolo come un processo di proiezione strategica in America Latina e nel mondo.
Infine , Il Coordinamento Simón Bolívar, Il Gruppo di Lavoro Sociale Yumare, Il Collettivo Siamo Ambiente, l’Associazione Civile Antonio José de Sucre, l’Associazione Civile Gimnasio Libertador, il Gruppo Culturale e Sportivo L’Osservatorio, il Collettivo Gli Amici del Quartiere, la Casa d’Incontro Freddy Parra, Radio Libera Al Son del 23 e i Consigli Comunali, avendo chiari gli obiettivi esposti nella rivoluzione, sollecitiamo le organizzazioni di Base del Potere Popolare a lavorare insieme su queste premesse:
- Articolare e consolidare il movimento Popolare Rivoluzionario.
- Radicare la Democrazia Partecipativa, Protagonista.
- Incentivare e propiziare la partecipazione attiva delle basi nella formazione politica e ideologica, per avanzare verso il Socialismo Bolivariano.
- Concretizzare l’Unità antiimperialista e anticapitalista costruendo la nostra identità socialista e internazionalista.
- Promuovere la partecipazione attiva del soggetto rivoluzionario, nel Gran Polo Patriótico, insieme al Comando Carabobo per garantire la rielezione del Comandante Hugo Chávez Frías.
- Rafforzare l’articolazione civico-militare.
- Sviluppare in questo quadro, la concezione del Popolo in Armi.
Traduzione a cura della redazione di Nuestra America
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