Se il governo dei tecnici ha varato controriforme sociali e assunto vincoli in Italia e in Europa che centrodestra e centrosinistra sono impegnati a mantenere e rispettare come Agenda Monti, occorre invece definire una proposta alternativa che metta in discussione tutti i capisaldi di quell’agenda che, dopo la distruzione delle pensioni, della scuola pubblica, dei diritti del lavoro, annuncia la fine della sanità pubblica e programma nuove devastazioni ambientali da Taranto alla Val Susa.
L’Agenda No Monti Inizia con quattro punti fondamentali:
– Una politica di pace e di rifiuto della guerra, con il ritiro delle truppe da tutte le missioni, il taglio delle spese militari a partire dalla cancellazione degli F 35.
– La disdetta del fiscal compact e di tutti i patti di austerità, rigore e massacro sociale assunti in Europa, a partire da quelli di Maastricht e di Lisbona. La messa in discussione della insostenibile politica del debito che costa al paese cento miliardi di soli interessi all’anno. La cancellazione dell’obbligo al pareggio di bilancio inserito a forza in Costituzione.
– La cancellazione delle controriforme sociali e degli accordi di concertazione sindacale (a partire da quello del 28 giugno 2011 e quello recente sulla produttività), la lotta al supersfruttamento del lavoro e dell’ambiente con ingenti investimenti pubblici, finanziati con una tassazione fortemente progressiva di redditi, rendite e patrimoni, per l’istruzione e la ricerca pubbliche, il risanamento ambientale, i beni comuni, il lavoro e il reddito. La rivendicazione della riduzione dell’orario di lavoro e sua redistribuzione a precari e disoccupati.
– La ricostruzione di una democrazia reale e partecipata dai luoghi di lavoro al parlamento, all’informazione, dopo anni e anni di sopraffazione dei diritti e del pluralismo nel nome della governabilità e del modello maggioritario.
L’ assemblea per l’ Agenda No Monti svilupperà questi punti fondamentali ed è aperta a tutte e tutti coloro che intendono opporsi alle politiche di Monti oggi e domani e, naturalmente, opporsi anche a chi le sostiene e le sosterrà oggi e domani.
Comitato No Monti
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