Erdoğan, un personaggio che divide. L’uomo più amato e odiato di Turchia, fautore del miracolo economico turco odierno e forse di domani. Un sultano dai piani faraonici, che sta preparando il Paese al suo centenario nel 2023 con una serie di grandi opere che sanciranno la definitiva modernizzazione della Turchia.
Non c’è solo Gezi Parkı e la sua distruzione nei disegni erdoganiani della futura Turchia. Nel recente numero di Limes “I figli del Sultano” l’analista politico Giuseppe Mancini ha tracciato un quadro di queste opere faraoniche. Ecco una lista dei progetti più salienti.
KANAL ISTANBUL – Un “progetto folle” come lo ha definito lo stesso Erdoğan. Un canale artificiale parallelo al Bosforo che collegherà il Mar di Marmara al Mar Nero. Lungo 40 chilometri, largo 500 metri e profondo 25, dal costo di 8/10 miliardi di euro realizzabile in 8/10 anni. Un “Bosforo bis” che liberarerà il suo omonimo naturale dalle barche, spesso petroliere, che ogni giorno lo attraversano. Un’opera senza pari, dai grandi vantaggi per trasporti, occupazione ed energia, ma dai pericolosi risvolti per gli equilibri idrogeologici e l’ecosistema della zona.
ISTANBUL – Oltre al Kanal Istanbul, la più grande e popolosa città turca si prepara ad altri importanti interventi. Primi su tutti il terzo ponte sul Bosforo e il terzo aeroporto da 150 milioni di passeggeri l’anno. Il primo previsto per il 2015, il secondo per il 2017. Progetti interessanti in quanto finanziati attraverso il build-operate-transfer, un sistema per il quale i privati finanziano il progetto ottenendo una concessione su di esso di 25 anni. Rendendo il costo dell’opera nullo per le casse di Ankara.
Il progetto per Istanbul non si limita solo a ciò: la ferrovia sotto il Bosforo sarà inaugurata in ottobre e verranno costruite due nuove città da un milione di abitanti l’una, oltre a un ampliamento di 300km della rete metropolitana e un potenziamento dei trasporti interni e da e per la città, parte di un “piano trasporti” che investirà tutto il paese.
PIANO TRASPORTI – Forti investimenti nei trasporti, tanto ferroviari quanto su strada.
Sul piano stradale esistono miriadi di progetti in fase di sviluppo, mirati ad aumentare la capacità e l’efficienza del sistema autostradale turco.
Per quanto riguarda le ferrovie, si prevede l’apertura di nuove linee ad alta velocità (che passeranno dagli attuali 10 mila km a 25 mila km) per 20 miliardi di euro in 20 anni. Il primo mattoncino di questo progetto ventennale sarà l’inaugurazione, il 29 ottobre, della linea Istanbul-Eskişehir che dimezzerà i tempi per raggiungere Ankara.
UN’ANKARA “SCIENTIFICA” – Il sultano non guarda solo alla sua Istanbul. La capitale turca si prepara a rivoluzionarsi in senso accademico-scientifico: creazione di un campus di ricerca di livello mondiale, centri di sviluppo industriale, in particolare militare e spaziale e costruzione del più grande centro medico d’Europa. Verrà ampliata l’università Yıldırım Beyazıt e costruito il più grande zoo del Medio Oriente oltre che una città satellite energicamente autosufficiente con i più moderni sistemi di costruzione.
PIANO ANTISISMICO – Riguardo all’innovazione edilizia la Turchia si prepara a un’altro ambizioso progetto: un piano ventennale che promette di riedificare con i più sofisticati e moderni sistemi antisismici edifici pubblici e privati. Costo dell’operazione: 300 miliardi di euro.
SMIRNE E L’EXPO – Non può rimanere esclusa la terza città turca, Smirne. La città è candidata all’Expo 2020, un’occasione di rinnovamento per la città. Nell’attesa per la decisione (avverrà a novembre), Izmir è protagonista del progetto Izkaray: un raccordo, composto di un viadotto di 4 km e di un tunnel sottomarino di un chilometro e mezzo, che collegherà le due sponde della baia di Izmir, alleggerendo traffico. Fonti non ufficiali affermerebbero una spesa totale di 5 miliardi di Lire turche.
Sicuro è l’ampliamento del porto commerciale che diventerà una delle prime dieci basi logistiche al mondo. Al porto commerciale verrà inoltre aggiunto un porto turistico per crociere da 4 milioni di passeggeri l’anno.
IL SOGNO OLIMPICO – Un’altra cospicua parte degli investimenti pianificati dal governo Erdoğan sono destinati al sogno olimpico turco. Il 7 settembre infatti il COI deciderà la città, tra Istanbul, Tokyo e Madrid, che ospiterà i giochi olimpici del 2020. Per realizzare questo sogno il governo ha predisposto tanti progetti con un unico denominatore: raggiungere il massimo potenziale sportivo del Paese.
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