Dopo lo svolgimento del direttivo nazionale CGIL, lo scorso 11 luglio, che ha dato il via al percorso congressuale eleggendo le commissioni, l’esecutivo nazionale CGIL avvia la costruzione del documento alternativo, come deciso dall’ultima assemblea della Rete. L’ultimo direttivo ha confermato che i gruppi dirigenti della vecchia minoranza de “La CGIL che vogliamo” e la maggioranza della FIOM parteciperanno al congresso con lo stesso documento della segreteria confederale, pur rivendicando differenze da esprimere con emendamenti. (…)
D’altra parte le ultime scelte e decisioni della CGIL, in particolare il gravissimo accordo del 31 maggio che lega la rappresentanza sindacale alla rinuncia al conflitto, avevano già visto un accordo di fondo tra i gruppi dirigenti delle vecchie componenti di minoranza e la segreteria confederale.
Si è creata di fatto una nuova maggioranza che, seppure tra polemiche e conflitti di potere, condivide le scelte di fondo.
Solo la Rete ed alcuni compagni della ex minoranza hanno mantenuto il dissenso e la opposizione alla deriva di una CGIL, il cui gruppo dirigente ha scelto di non lottare contro le politiche di austerità e di ricostruire a tutti i costi l’unità con CISL e UIL assieme alla concertazione con la Confindustria.
La manifesta caduta di autonomia della CGIL verso i governi sostenuti dal PD ha costituito un ulteriore elemento di crisi sindacale, che il lavoratori hanno duramente pagato.
Per queste ragioni la Rete28aprile fa appello a tutte le compagne i compagni che non accettano questo stato della CGIL, per costruire un documento e una battaglia congressuale comune.
La condizione terribile del mondo del lavoro, destinata solo ad aggravarsi perché continuano le politiche di austerità, deve essere affrontata da un sindacato confederale e da una Cgil completamente diversi, per linea politica e gruppi dirigenti, da quello che sono oggi. Non è più accettabile che nel momento peggiore da decine e decine di anni, le lavoratrici e i lavoratori, i precari e i disoccupati, i pensionati, siano rappresentati dalla peggiore direzione sindacale.
A tutto questo bisogna reagire e non rassegnarsi.
La Rete fa appello per una battaglia congressuale che serva a rilanciare il conflitto e a rovesciare le politiche di austerità e tutte le complicità e subalternità verso di esse, questa sarà la funzione del documento alternativo alla nuova maggioranza.
Il percorso congressuale preparatorio impegna tutti i primi mesi dell’autunno, quindi c’è tutto il tempo per far sì che esso nasca attraverso al partecipazione diffusa degli iscritti e dei delegati.
La Rete 28 aprile da appuntamento indicativamente per la fine di ottobre per una grande assemblea di tutte le opposizioni in CGIL che vari il documento congressuale alternativo. Prima di quella scadenza in tutti territori e nelle categorie dovrà essere concretamente organizzata l’opposizione già a partire da settembre e per allora l’esecutivo produrrà una prima traccia di temi e rivendicazioni.
La battaglia congressuale consegna alle compagne e ai compagni della Rete una grande responsabilità, quella di dare voce all’enorme malessere e dissenso che sicuramente c è in CGIL, ma che oggi rifluisce nella rassegnazione e nella sfiducia anche perché le vecchie minoranze ora sono schierate con la maggioranza. Questa battaglia è resa più difficile a causa dei gravi fenomeni di autoritarismo e di intolleranza verso il dissenso che percorrono la CGIL e di cui l’ultimo episodio è quello di Napoli.
Ma nonostante tutte queste difficoltà la battaglia è necessaria prima di tutto per gli interessi del mondo del lavoro, e la Rete deve assumerla con rigore e orgoglio.
Sono necessari un grande e generoso impegno militante, una forte unità, una grande solidarietà tra tutte le compagne e i compagni per affrontare questo difficile, ma esaltante impegno.
Diamoci da fare tutte e tutti.
Esecutivo Rete 28 Aprile.
16 Luglio 2013
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Daniele
Siete ridicoli voi della Rete 28 Aprile, o forse non siete altro che una foglia di fico per la CGIL, ma chi credete di prendere ancora in giro? O fuori o dentro la CGIL, questa è l’unica alternativa, per cui non parlate di sciocchezze e se siete VERAMENTE sinceri FUORI! FUORI DA QUEL VERMINAIO CHE E’ LA CGIL!!!!!