I compagni della Rete dei Comunisti Luciano Vasapollo e Rita Martufi, in delegazione prima in Venezuela e poi a Cuba, sono stati ricevuti dal vice capo del Dipartimento per le Relazioni Internazionali del Partito Comunista di Cuba, Juan Carlos Marsan nella sede del Comitato Centrale del PCC, dove hanno ribadito il rapporto di fratellanza tra la Rete dei Comunisti e il Partito Comunista di Cuba, una relazione consolidata da decenni che si va sempre più rafforzando sia con un continuo interscambio politico e culturale, sia con attività di solidarietà e una sintonia forte sul piano internazionale,
Sono molte le relazioni e le attività svolte con altri paesi socialisti, come il Venezuela, e con altri partiti comunisti che seguono la via cubana, che è lontana da ogni estremismo e da ogni settarismo ma anche da ogni svendita del patrimonio comunista.
“Purtroppo, ho spiegato nella riunione, la sinistra istituzionale europea ormai non ha niente a che fare con quelle che erano le ragioni storiche dei comunisti, per esempio italiani, e delle grandi istituzioni che hanno avuto nel dopoguerra un loro significato” ha affermato Luciano Vasapollo. “Ma in Italia e in Europa oggi ci sono strutture come la Rete dei Comunisti come Cambiare Rotta come Osa, sindacati conflittuali come USB e tutti i sindacati che sono all’interno delle Federazione Sindacale Mondiale, che possono dare un indirizzo forte a quello che è il movimento internazionale di classe all’organizzazione di classe”.
Nella riunione al Comitato Centrale del PCC, Vasapollo ha fatto presente anche che “sul piano dell’informazione – per contrastare le fake news devianti – il Capitolo può contare su testate come Contropiano e Faro di Roma”.
“Si tratta – ha spiegato Luciano Vasapollo – di contrastare la diffamazione promossa dall’imperialismo USA, che vuole servirsene per ottenere approvazione alle sue politiche criminali che con blocchi economici e sanzioni o includendo ad esempio Cuba nella vergognosa lista dei paesi canaglia, basata su calunnie insopportabili”.
Emblematiche le fandonie inventate contro le Brigate Mediche Cubane, “che dopo aver soccorso i malati di Covid in Lombardia e Piemonte ora stanno alleviando le sofferenze della mia Calabria, dove senza di loro l’assistenza sanitaria sarebbe del tutto paralizzata”.
Importante anche la visita della delegazione italiana al CIEM, Centro Centro Investigativo Economía Mondiale che dall’Avana studia le trasformazioni in corso nei vari scenari mondiali. L’incontro si è focalizzato sui nuovi scenari legati all’avanzata dei BRICS e alla crisi del modello capitalista in un mondo che sta cambiando in senso pluripolare.
Rita Martufi e Luciano Vasapollo hanno poi incontrato anche il responsabile per l’Europa dell’ Istituto cubano per l’amicizia dei popoli, ed infine un vecchio amico, il rivoluzionario di professione Ramon Labañino, uno “di Cinque” prigionieri cubani liberati grazie alla mobilitazione internazionale.
Significativo anche l’incontro all’ANEC, l’Associazione Nazionale degli Economisti Cubani con il presidente Oscar Luis Hung Pentón, e con il vicepresidente Ramòn Labanino per individuare le piste su cui indagare per “verificare – ha precisato Vasapollo – come si sta sviluppando la pianificazione centralizzata, a partire anche dalla rinuncia alla doppia moneta e ai modi per limitare i danni del blocco economico decretato dagli USA ormai 60 anni fa per cercare di far fallire la Rivoluzione cubana, cosa che non sono riusciti a ottenere, pur creando grandissimi danni all’economia e alla sopravvivenza del popolo cubano contro il quale hanno tentato di realizzare un genocidio”.
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Daniel MARTIN
Buongiorno,
Penso che questo viaggio destinato all’amicicia tra i popoli è una bella cose.
Anche se voi facciate une conferenza pubblica in merito, vi prego di farmelo sapere.
grazie
da