Un nutrito gruppo di attivisti ha dato voce a quanti in Italia si stanno stringendo intorno a Mahmoud Al Sarsak, calciatore palestinese che da tre mesi è in sciopero della fame ed è ormai in pericolo di morte.
Una delegazione è stata ricevuta dal Segretario della FIGC, dottor Antonio Di Sebastiano, al quale ha spiegato che Sarsak è stato fermato nel luglio del 2009 mentre attraversava il valico di Erez per raggiungere la sua squadra in Cisgiordania. Da allora Sarsak è detenuto senza processo con l’accusa di essere un combattente illegale, una definizione di comodo che consente allo Stato di Israele di trattenere un cittadino palestinese senza processo e senza ulteriori elementi probatori.
La delegazione ha chiesto alla FIGC e all’AIC di farsi carico della condizione di Mahamud Al Sarsak, di esprimere una posizione umanitaria e di sostegno al diritto internazionale in coerenza con quelli che sono i principi e i riferimenti statutari della FIGC e dell’AIC. Nelle scorse ore il presidente della FIFA Sepp Blatter, l’indimenticato campione francese Éric Cantona e molti giocatori e sportivi spagnoli, tra cui Javier Paredes (Zaragoza), Antonio López (di Madrid), Carlos Gurpegui (Athletic), Patxi Puñal (Osasuna), hanno espresso solidarietà con Sarsak e preoccupazione per le sue condizioni.
La delegazione ha consegnato una lettera di richieste al rappresentante della FIGC ed ha sollecitato la Federazione affinché faccia sentire la solidarietà e la vicinanza del mondo del calcio a Sarsak e alla Federazione calcistica palestinese. Il dottor Di Sebastiano ha ricordato che la FIGC proprio di recente ha ospitato la Nazionale di calcio palestinese ed i suoi dirigenti, sottolineando che lo sport ha lo scopo ed il compito di avvicinare i popoli e parlare di pace. La FIGC ha già pubblicato sul suo sito un comunicato in cui si afferma che “una delegazione di rappresentanti di associazioni per la Palestina ha incontrato questa mattina il Segretario della FIGC Antonio Di Sebastiano, presso la sede federale di Via Allegri, per consegnare un documento di sostegno alla causa di Mahmoud Sarsak, calciatore della Nazionale palestinese detenuto da tre anni in Israele. Sarsak domenica scorsa è stato trasferito dal carcere di Ramle all’ospedale di Assaf Harofeh per l’aggravarsi delle sue condizioni causate da 87 giorni di sciopero della fame (…)”. I promotori della manifestazione attendono ora iniziative concrete da parte dei dirigenti federali per salvare la vita di Sarsak e per ottenerne la liberazione.
A conclusione dell’incontro, i manifestanti hanno ricordato che la detenzione senza processo di Sarsak è una condizione che coinvolge centinaia di palestinesi, tra cui decine di minori a partire dai 12 anni di età, e che le condizioni degli oltre 4000 detenuti nelle carceri israeliane meritano l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni. Troppe volte nella storia abbiamo assistito indifferenti al dramma di un popolo: non siamo più disposti a farlo, hanno concluso i manifestanti.
I promotori del sit-in per Mahmoud Sarsak
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Il testo della lettar consegnata alla Federcalcio
Agli organismi dirigenti della FIGC
Alla Associazione Italiana Calciatori
Mentre si svolge il Campionato europeo di calcio, il giocatore della
Nazionale di calcio palestinese Mahmoud Sarsak si trova ad affrontare la morte
per mano di Israele.
Chiediamo alla FIGC di protestare con il governo di Israele per l’ingiusta
detenzione di Mahmoud Sarsak e di promuovere azioni concrete per ottenere la sua liberazione.
Mahmoud Sarsak, 25 anni, è membro della squadra nazionale palestinese di calcio, ed è detenuto da tre anni in Israele senza processo in base alla “Legge sui combattenti illegali”, che permette arbitrariamente a Israele di
tenere in carcere per un tempo illimitato senza accuse né prove chiunque sia sospettato di opporsi all’occupazione dei Territori Palestinesi. I motivi dell’arresto e la durata della detenzione non sono stati comunicati nè a Mahmoud nè alla sua famiglia nè al suo avvocato, e sono tuttora sconosciuti. I prigionieri arrestati in base a questa legge hanno poca o nessuna garanzia legale, e protezioni addirittura inferiori a quelli imprigionati in base alla legge sulla detenzione amministrativa.
Mahmoud è attualmente al suo 87° giorno di sciopero della fame, con conseguente minaccia imminente per la sua vita. Nonostante l’urgenza della sua condizione, il servizio carcerario israeliano (IPS) fino a domenica ha negato a Mahmoud la possibilità di essere visitato da medici indipendenti e di ricevere cure adeguate in un ospedale civile fuori dal carcere di Ramle, dove è detenuto.
Domenica 10 giugno Mahmoud è stato trasferito nell’ospedale di Assaf Harofeh, perchè l’aggravarsi delle sue condizioni ha reso impossibile trattenerlo nell’ospedale del carcere, che è del tutto inadeguato per le cure del caso.
Chiediamo alla FIGC e alla AIC di protestare con Israele per il disumano trattamento inflitto a Mahmoud Sarsak.
Chiediamo alla FIGC e alla AIC di fare delle azioni di pressione sugli organismi sportivi internazionali affinchè Sarsak venga liberato.
Facciamo riferimento all’art.5 dello statuto della FIGC che recita :”La FIGC promuove l’esclusione dal giuoco del calcio di ogni forma di discriminazione sociale, di razzismo, di xenofobia e di violenza.”
Riprendiamo dal sito ufficiale della FIFA che così sottolinea la propria missione ed i propri principi :
The world is a place rich in natural beauty and cultural diversity, but also one where many are still deprived of their basic rights. FIFA now has an even greater responsibility to reach out and touch the world, using football as a symbol of hope and integration (“Il mondo è un luogo ricco di belezze naturali e diversità culturali, ma anche un luogo dove molti sono ancora privati dei loro diritti basilari. La FIFA ora ha una responsabilità ancora maggiore, quella di raggiungere e sensibilizzare il mondo, usando il calcio come un simbolo di speranza ed integrazione”).
La Palestina e la sua gente aspettano da parte della comunità internazionale, ivi comprese le istituzioni sportive internazionali, il riconoscimento dei propri diritti e della propria indipendenza.
Roma 13 giugno 2012
Comitato “Con la Palestina nel cuore”
Ass. Amici dei prigionieri palestinesi
Rete romana di solidarietà con la Palestina
Giovani Palestinesi
PdCI
Ass. Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese
Comunità palestinese di Roma e del Lazio
Un ponte per…
Coord. Freedom Flotilla – Benvenuti in Palestina
Associazione per la pace
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