L’approvazione di un ordine del giorno presentato dalla segreteria nazionale di assenso al decreto salva-Riva è un fatto di una gravità assoluta nella lunga storia della Fiom. Molto più grave di una sbagliata politica contrattuale, di un brutto accordo. Il rifiuto della maggioranza Fiom a esprimere un giudizio netto di contrarietà ad un decreto violentemente lesivo del diritto alla salute, alla sicurezza di lavoratori e cittadini a tutto vantaggio della banditesca proprietà dei Riva, testimonia la totale dicotomia e incoerenza tra la costante declamazione di un nuovo modello di sviluppo e una pratica concreta che nei fatti difende il modello di sviluppo esistente. Il Governo decreta, d’urgenza, che si può uccidere e inquinare per il supremo interesse nazionale dell’acciaio e dell’occupazione. Un decreto di guerra. (…)
* Fiom, Rete 28 aprile della Cgil
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Aldo
La Fiom a me non è mai piaciuta. Salvo qualche eccezione,hanno sempre fatto i camerieri della Ggil cinghia di trasmissione del Pd. Per esempio,da che parte si era collocata durante il referendum padronale-sindacale indetto per togliere il Tfr ai lavoratori nel privato?