Non servono troppi giri di parole per indicare quale sia la posta in gioco nelle prossime elezioni regionali del 31 maggio: battere il Pd e il regime di governance autoritaria e antipopolare rappresentato dal modello Renzi.
Il sistema di interessi che oggi si esprime con il governo e il Pd è ostile e antagonista in ogni aspetto della vita sociale agli interessi popolari, sia a livello nazionale che locale.
Controriforme anticostituzionali, Jobs Act, Disegno di legge sulla scuola, Decreto Sblocca Italia, Civil Act sui servizi sociali, Decreto Lupi sulla casa. Sono questi gli atti concreti con cui il governo intende imporre al paese un modello antipopolare e antidemocratico, funzionale ai diktat dell’Unione Europea, delle banche e delle multinazionali.
Questo modello sta conformando anche le amministrazioni locali governate dal Pd e indicate dai candidati “renziani” per il governo delle regioni.
Usando come una clava il Patto di Stabilità (strumento politico prima che economico, nonché derivazione e applicazione locale del Fiscal Compact imposto dall’Unione Europea) e le privatizzazioni dei servizi, questo modello smantella, per poi regalare alle banche, alle imprese private e alle multinazionali, la sanità pubblica e le abitazioni, i servizi sociali e il territorio, la formazione e il lavoro.
Ross@ sostiene tutte le liste alternative che si oppongono frontalmente al sistema Pd e indicano una alternativa di priorità sociali e di partecipazione democratica e popolare alle decisioni.
Ross@ ritiene che il ricatto del Patto di Stabilità sulle amministrazioni locali vada fatto saltare, rifiutando di accettarne i vincoli che costringono a praticare tagli, licenziamenti, privatizzazioni.
Chi va al voto scelga chiaramente di non votare per il Pd e rifiuti qualsiasi alleanza con esso.
Il Pd e il regime di Renzi sono oggi il nemico da battere, senza se e senza ma.
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