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“Un hobo ha dimora ovunque. Solidarietà al Laboratorio Hobo”

Nei giorni dell’EXPO, vetrina di un sistema in crisi malcelata, ai tempi del lavoro gratuito, dell’austerity in casa e della guerra alle porte, chi si oppone al grande progetto padronale va stroncato. Forte e rapidamente.
Apprendiamo che ieri la questura di Bologna non si è lasciata scappare l’ennesima occasione per dedicarsi a reprimere chi alla crisi si oppone ogni giorno, chi è costretto a lavorare gratis, chi subisce sulla sua pelle l’austerity e chi sarà sempre contrario a tutte le guerre.  Un’occasione repressiva che ci pare davvero eccessiva, soprattutto in questi giorni: non bastano i divieti di dimora? non bastano i 13 denunciati per aver contestato Renzi? non bastano gli sgomberi e i sigilli?
La campagna Noi Restiamo esprime piena solidarietà ai compagni e alle compagne di Hobo che in queste ore sono stati colpiti da misure repressive, per aver contestato una delle marionette del governo e della Troika, come tante volte abbiamo fatto quest’anno assieme a quei tanti che a Bologna hanno consapevolmente deciso di non abbassare la testa. Forse con queste mosse, i ministri renziani vogliono insegnarci il valore del silenzio quando parlano loro. Tutti insieme, continueremo a urlare.

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