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Grecia. Referendum del 5 luglio: noi diciamo NO

Il popolo greco è invitato a votare rispondendo con un fiero NO nel referendum il 5 luglio.
Il tentativo di terrorizzare il popolo greco non deve passare!

Questo NO può e deve essere l’inizio della liberazione del paese e del popolo greco dai ceppi della dell’Unione europea imperialista e dell’oligarchia. Le misure immediate devono essere la cancellazione unilaterale del debito, la nazionalizzazione del sistema bancario (insieme con il controllo dei capitali e dei prezzi dei prodotti di consumo), l’abolizione di tutti i memorandum. Che la crisi la paghi l’oligarchia!

Il governo di Syriza non può condurre il paese ad una via d’uscita populista. Il suo governo è stato limitato nel contesto dell’Unione europea. Coltiva illusioni, e continua ancora a dissimulare il carattere profondamente anti-popolare della UE.
La proposta del governo per un referendum non viene accompagnata a quella di una rottura politica con gli usurai, ma inserita in una logica di prosecuzione dei negoziati in un contesto soffocante e antipopolare quale quello dell’Unione Europea.
Non può essere accettata alcuna alternativa di accordo (neanche il più “morbido”). Il popolo greco desidera abolire immediatamente tutti i memorandum.
Pertanto, è necessario formare subito una vera e propria proposta alternativa. Diventa necessaria la collaborazione di tutte le forze democratiche, patriottiche, anti-imperialiste (Partito Comunista di Grecia, ANTARSYA, MARS, la gente di sinistra non integrata nei partiti, attivisti progressisti e altra gente che lotta che vanno distinguendo la propria posizione dal governo di Syriza) non solo per rafforzare le rivendicazioni popolari immediate e le lotte, ma anche per offrire la possibilità di creare un governo che sia veramente di sinistra.

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