Il discorso pronunciato dal presidente del Parlamento di Atene ed esponente storia della sinistra di Syriza, nel corso del dibattito sul “terzo memorandum”.
“Non siamo quello che diciamo ma quello che facciamo. Siamo ogni parola della Costituzione se non ci passa proprio dalla mente di violare le garanzie costituzionali.
Siamo i difensori del popolo e della sovranità popolare e nazionale se onoriamo il potere datoci dal popolo, il verdetto del 37% che abbiamo ottenuto alle elezioni.
Siamo l’innovazione ha detto il primo ministro e ci ha riempito di speranza. Non è un’innovaziione un governo che porta dei memorandum dicendo che è l’unico modo di salvare il paese. Lo hanno fatto anche i precedenti. Non è un’innovazione portare dei memorandum in una notte. Lo hanno fatto tutti i precedenti” ha detto il Presidente del Parlamento.
“Non è un’innovazione quelli che portano i memoradum di accusare coloro che resistono in tutto questo per populismo e immaturità politica. Quante volte il signore Samaras non ha accusato il signore Tsipras come presidente di un consiglio studentesco. Non è un’innovazione acccusare chiunque resista per tradimento” ha detto la signora Konstantopoulou.
L’innovazione vera in tutta Europa è che il governo di Sinistra dia l’ordine del popolo alla Troika insieme alle chiavi del paese.
Non basta dire che non adottiamo il memorandum, quando votate l’abolizione anche delle ultime garanzie della funzione parlamentare.
Non siamo quello che diciamo, ma quello che facciamo. Oggi ho scelto di fare quello che faccio quando viene manipolata la verità. Non difenderò altro il primo ministro, perchè mi ha convinto lui stesso di smettere di farlo.
Non aveva il diritto di buttare in aria il capitale politico. Mi ferisce e mi rattrista la scelta di Alexis Tsipras di rimanere nella storia come un primo ministro dei Memorandum e di scegliere a buttare ai cani i suoi compagni, accettando di essere diffeso dai rappresentanti del vecchio e corrotto status quo” ha detto Zoe Konstantopoulou.
“Difenderò me stessa, il mio percorso, la mia dignità, la mia esistenza. Signori e signore del governo, non avete alcun diritto di appesantire il paese con un nuovo mutuo. Il primo ministro, il giorno dopo il ricatto ha chiesto di proporgli delle alternative. E’ passato un mese da quando gli ho detto che credo che ci sono delle alternative”.
* presidente del Parlamento greco
Tradotto da AteneCalling
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