Quanto accaduto a Parigi – al di là dell’abituale e mistificante narrazione tossica messa in atto dagli strateghi della comunicazione deviante – è il segno tragico ma tangibile che la guerra è entrata prepotentemente nel cuore delle metropoli europee ed occidentali.
Da tempo gli imperialismi – quello a stelle e strisce e quello europeo – hanno disegnato un vero e proprio cerchio di fuoco che dall’Ucraina, attraverso la Turchia, il Medio e Vicino Oriente e la fascia nord dell’Africa circonda l’Europa con conseguenze sempre più drammatiche.
La manomissione diplomatica, economica e militare di interi stati, l’accentuarsi delle variegate forme di interventismo bellico e l’utilizzo cinico e spregiudicato dei flussi migratori sono gli strumenti con i quali – particolarmente l’Unione Europea – incide pesantemente negli scenari di crisi internazionale vicini e lontani.
Questa linea di condotta criminale è la materia sociale viva ed il fondamento materiale da cui prendono corpo i fatti di Parigi ed altri avvenimenti variamente riconducibili al cosiddetto terrorismo.
Mentre da più parti, in Italia come altrove, si moltiplicano gli appelli ad innaturali Union Sacrè – dove si annullano i diversi e contrapposti interessi di classe – mentre avanzano processi di blindatura istituzionale, sociale e dell’intera società e mentre si criminalizzano e reprimono le opposizioni politiche e sindacali è necessario iniziare a sottrarsi a questo clima oppressivo e depotenziante di ogni protagonismo sociale.
La Rete dei Comunisti rilancia – anche in queste ore – la Piattaforma Sociale Eurostop (NO Unione Europea, NO Euro, NO NATO) e l’Assemblea Nazionale di sabato 21 novembre a Roma dove si ritroveranno a discutere organizzazioni politiche, forze del sindacalismo conflittuale, attivisti sociali ed associazioni indipendenti che sono interessate a costruire una comune battaglia per il lavoro, la democrazia e la pace.
Rottura della gabbia dell’Unione Europea; lotta a fondo ai trattati ed a tutti i dispositivi giuridici ed amministrativi che aggrediscono le condizioni di vita e di lavoro dei settori popolari della società; opposizione a tutte le campagne scioviniste, razziste e guerrafondaie dei nostri governi; contro la NATO, il sistema delle basi e delle produzioni di morte; per avviare forme di connessione e di coordinamento tra i popoli, i movimenti di lotta e le organizzazioni di classe dell’area Euro/Mediterranea.
Attorno a questi contenuti politici e programmatici la Rete dei Comunisti intensificherà la propria azione militante per contrastare tutte le strumentalizzazioni e le spinte verso ulteriori esiti guerrafondai ed autoritari da parte delle classi dominanti occidentali ed europee.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa