È noto che i compagni di ROSS@ a Napoli saranno impegnati nella prossima scadenza elettorale amministrativa.
Già dallo scorso mese di gennaio ROSS@ ha prodotto un documento programmatico di bilancio della vicenda amministrativa del sindaco uscente, Luigi De Magistris, (http://www.rossa.red/ross-napoli-unalleanza-politico-sociale-e-sindacale-per-battere-le-politiche-di-austerity-i-diktat-dellunione-europea-e-per-la-rinascita-di-napoli-e-della-sua-area-metropolitana-2/) ed ha svolto, lo scorso 1 aprile, un Forum di discussione a cui hanno partecipato compagni ed attivisti di forze politiche e sociali ma anche di alcuni importanti movimenti di lotta che agiscono nell’area metropolitana napoletana.
Un momento di discussione discretamente partecipato dove ROSS@ Napoli ha illustrato le motivazioni che hanno spinto gli attivisti napoletani ad un impegno diretto nella campagna elettorale anche attraverso una candidatura al Consiglio Comunale ed in alcune Municipalità.
Incontriamo il compagno Rosario Maresca, lavoratore del trasporto pubblico locale, candidato al Consiglio comunale in una lista a sostegno della rielezione a Sindaco di Luigi De Magistris.
DOMANDA: Cosa a spinto un lavoratore, un attivista sindacale ad un impegno diretto nella prossima campagna elettorale napoletana?
Rosario Maresca : Da sempre svolgo la mia attività sindacale e sociale nel settore del trasporto pubblico e nel più generale ambito delle aziende cosiddette partecipate che fanno capo al Comune di Napoli. Da decenni ci battiamo per il diritto alla mobilità, per un servizio di trasporto pubblico efficiente in grado di coprire l’intera rete cittadina e le sue interconnessioni con l’area metropolitana.
Sono stato in prima fila nelle tante vertenze che, periodicamente, si sono sviluppate per impedire la distruzione di questo importante servizio (un vero e proprio bene comune) a vantaggio dei signori degli spezzatini aziendali, delle privatizzazioni e delle dismissioni a scapito dei settori popolari della città.
Inoltre – nell’ambito della più generale attività sindacale che ho svolto – ho affrontato la complessa questione delle varie Aziende Partecipate del Comune di Napoli dove ci siamo sempre opposti ad ogni tentativo di ridimensionamento a scapito dei lavoratori, della qualità dei servizi offerti alla cittadinanza e ci battiamo, anche in questi giorni, per la definizione di moderni sistemi gestionali non modellati sulla filosofia del mercato e dell’austerity.
In tale contesto – particolarmente con l’Amministrazione comunale uscente – abbiamo intrecciato una positiva dialettica sindacale e sociale dove abbiamo coniugato capacità propositiva e programmatica, necessari momenti di conflitto, critica ad alcune incoerenze dell’Amministrazione ma, soprattutto, abbiamo tentato di far crescere il protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori di questi importanti comparti della città in direzione del miglioramento delle nostre condizioni di vita e di lavoro. Infine, se consideriamo che queste nostre attività si sono svolte in un contesto temporale e politico dove, sul piano nazionale ma anche locale, è pesante l’offensiva antipopolare del governo e dei poteri forti, siamo persuasi di aver svolto un lavoro utile e necessario per la città.
DOMANDA: Quali sono le ragioni che ti hanno spinto a rinnovare il sostegno alla rielezione a Sindaco di Luigi De Magistris? Che taglio politico darai alla tua campagna elettorale?
Rosario Maresca : È evidente, per quanto mi riguarda, che il bilancio dell’esperienza amministrativa di Luigi De Magistris è positivo. Prima di tutto, a premessa di qualsivoglia ragionamento che, necessariamente, dovrà evidenziare anche alcune cosiddette ombre o veri e propri errori che dovranno essere corretti e superati, dobbiamo ricordare, a tutti noi, che il corso politico dell’Amministrazione napoletana si è svolto in maniera controcorrente ai tempi ed alle abituali linee di condotta delle agende politiche dominati.
Il Comune di Napoli in questo quinquennio ha dovuto impattare con l’azione dei governi Berlusconi, Monti, Letta e Renzi ossia con gli esecutivi più liberisti e proni ai diktat di Confindustria e dei poteri multinazionali dell’Unione Europea. Sul terreno dei tagli alle spese correnti, del trasferimento di risorse, delle pressioni politiche e normative tendenti allo strangolamento dell’azione sociale degli Enti Locali l’Amministrazione di Luigi De Magistris ha dovuto difendersi da un attacco che puntava – e punta tutt’ora come paradigmaticamente ci indica il “caso Bagnoli/Coroglio” – ad una gigantesca svalorizzazione del lavoro, del complesso dei diritti sociali e della qualità della democrazia e delle sue procedure.
Diamo atto all’Amministrazione di aver tenuto botta su molti temi, di essersi opposta a scelte politiche e programmatiche che potevano drammaticamente materializzare una nuova stagione di macelleria sociale in città e, più in generale, nella nostra regione. Diamo atto all’Amministrazione di aver agito anche con il fardello di un peso politico e materiale derivante da una difficile eredità del lungo periodo di vigenza del sistema di potere Bassolino/Jervolino.
Ma – auspicando che Luigi De Magistris sia rieletto Sindaco di Napoli – dobbiamo impegnarci tutti ad uno scatto progettuale che copra le lacune dell’azione amministrativa di questi anni, che superi alcune ambiguità e tentennamenti che, in alcuni ed accertati casi, hanno corso il concreto rischio di opacizzare e distorcere alcuni aspetti della qualità dell’azione amministrativa di Luigi De Magistris.
In tal senso i contenuti della mia campagna elettorale e di quella dei compagni che si cimentano sul versante delle Municipalità – anche attraverso alcune fondamentali premesse metodologiche e contenutistiche avanzate nel documento di ROSS@ Napoli – saranno incardinate alla parola d’ordine “le ragioni del mondo del lavoro”. Un orientamento preciso che – tanto per fare un esempio – è stato assente nella composizione e nella produzione politica del Consiglio Comunale uscente la quale ha risentito il dato materiale che registra, oramai da decenni, l’assenza di figure istituzionali espressione diretta del mondo del lavoro. Un assenza che ha – oggettivamente – pesato e che crediamo debba essere superata non solo fisicamente ma attraverso una moderna e rinnovata centralità dei temi del lavoro, del nuovo lavoro in ogni sua tipologia materiale ed immateriale e della sua qualità in una delle più significative aree metropolitane del paese.
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