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Perché non si usa il termine terrorismo per il nazista assassino di Cox?

Pare che la stessa corte britannica abbia escluso la parola terrorismo tra i capi d’accusa contro il nazista che ha ferocemente ucciso la deputata britannica Cox.
E per altro questa parola non è mai comparsa sui mass media accanto alla descrizione dei tragici eventi britannici e dei loro effetti sulla Brexit.
Domanda: cosa decide se questa parola possa o debba essere usata e cosa esclude dal farla?

L’assassino di Cox è un fanatico nazista di cui si conoscono i collegamenti con organizzazioni naziste degli USA non proprio pacifiche. Pare che in tribunale abbia rivendicato il suo gesto come combattente per la sua sporca causa. Perché allora lui non è un terrorista, mentre chi compie analogo delitto richiamandosi allo stato islamico lo è? Perché non è terrorista il nazista norvegese che ha ucciso molte decine di ragazzi in. Norvegia, mentre lo è il Killer di Orlando? Cosa decide se uno è o no e terrorista, la religione, il credo politico, il colore della pelle? O forse si ha paura di dire che il terrorismo ha insanguinato il confronto sulla Brexit? O, ancora peggio, non si vuole ammettere che ci possa essere un terrorismo bianco, occidentale, cristiano , speculare ai tagliagola di Daesh?

A me queste paiono domande vere, che è grave che finora non abbiano risposta, anzi che spesso non siano nemmeno poste.

 

Giorgio Cremaschi

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1 Commento


  • giorgino

    Un opinione mia, che sono appena di ritorno da Liverpool. Se l’assassino della Cox fosse rappresentato come nazista e legato ad organizzazioni naziste, sarebbe troppo slegato dal fronte brexit, il suo gesto apparirebbe spiegabile soprattutto con convinzioni di altra natura ed isolate. Se invece viene fatto percepire come solo un fanatico, allora egli sembra emergere proprio dal fronte brexit, e ciò finisce per gettare un’ombra sull’insieme di questo fronte e sulle sue argomentazioni.
    Proprio come quando in italia, ovviamente a quozienti maggiori, i media facevano uso politico della lotta armata per screditare presso l’opinione media tutto il pensiero e la prassi critica, appunto riferendo la lotta armata ai “cattivi maestri” o l’estremismo in generale. I risultati si vedono , il fronte brexit ora è più debole, tra l’altro quelli del brexit hanno accettato una pausa nella loro iniziativa politica condivisa col fronte opposto, ma poichè è il brexit a contestare lo status quo mentre gli altri sembrano agire solo di riflesso, allora proprio quelli del brexit ci fanno la figura dei disturbatori della quiete pubblica, di quelli che in questo frangente sono tenuti a fare penitenza.
    Si danno la zappa sui piedi accettando il paradigma dei loro avversari e questo li indebolisce, mentre avrebbero dovuto continuare la propaganda con l’argomento di non smettere appunto in funzione di non darla vinta alla violenza. Ovviamente per questo avrebbero dovuto avere ben altro spessore, visto che l’assassino della Cox viene percepito come emergente dal fronte brexit e questo stesso appare come l’incendio su cui per senso di responsabilità tutti sono in dovere di gettare acqua.
    Se c’era ancora bisogno di prove, è evidente che i mass media controllati dall’attuale capitalismo concentrato sviluppano raffinate strategie di persuasione, ci si è messo anche Obama con le sue dichiarazioni, da buon uomo di paglia dello stesso capitalismo concentrato. E poi i grillini parlano di complotti e colpi di stato, quando é tutto così chiaro e fatto alla luce del sole……..

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