Il comportamento dell’ANPI nazionale e di alcuni Comitati Provinciali dell’ANPI è incomprensibile ma anche suicida.
L’ANPI è l’associazione antifascista per eccellenza e dovrebbe sempre e comunque essere con ogni iniziativa antifascista. Ancora di più in una congiuntura di rigurgito fascista con esasperata connotazione razzista, propria di una concezione di cittadinanza europea da dominanti sui popoli razzializzati e quindi da inferiorizzare e schiavizzare.
Ed è ancora più assurdo che l’ANPI si schieri con un partito quale il PD che in occasione del referendum sulla Costituzione non ha mancato di insultare i partigiani, l’ANPI e la Resistenza.
Ma perché l’ANPI si fa condizionare dal PD andando contro la maggioranza dei suoi stessi iscritti?
Perché alcuni dirigenti nazionali e provinciali dell’ANPI non vogliono stare con i giovani antifascisti, antirazzisti e antisessisti che a Genova, a Macerata, a Milano e in tante altre città hanno dimostrato di voler rinnovare con forza, passione e coerenza la tradizione della Resistenza italiana?
No cari compagni, l’ANPI non è proprietà di qualcuno, è di tutti gli antifascisti. Tornate in piazza ogni volta che si indice una manifestazione antifascista, antirazzista e antisessista!
PRIME ADESIONI
Salvatore Palidda, Italo Di Sabato, Luca Manunza, Valerio Gennaro, Paolo Ramazzotti, Alessandra Fava, Daniele Barbieri, Fulvio Vassallo Paleologo, Daniela Padoan, Lucia Vastano, Alfio Mastropaolo
(*) per adesioni e sottoscrizioni inviare mail a: info@osservatoriorepressione.info
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Paolo
Condivido.
Paolo, iscritto A.N.P.I. Sez. R.Bentivegna di Villa Gordiani (Roma).