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Matrioske

Per prima cosa devo scusarmi con gli atlantisti puri e duri per averli infastiditi utilizzando e citando una bambola russa (orrore!) perché per loro niente di quel paese va ricordato… a cominciare dalla rivoluzione russa.

La Matrioska è però ottima per illustrare come funziona il potere in Occidente, ovvero per bambole che ne contengono altre sempre più piccole.

La prima e più grossa bambola è quella del governo Yankee, che ci domina nelle due versioni “guerre dei conservatori repubblicani” e “guerre dei liberisti pseudo-democratici” (l’integrazione serve a vantaggio dei militanti del PD nostrano, che su questi termini hanno le idee confuse e ideologiche, come la Schlein dimostra continuamente).

Saltando in un colpo solo la popolazione statunitense, che non conta nulla dal punto di vista del potere, la matrioska successiva e più piccola è la NATO, che in verità è una camicia di forza in cui costringere e adeguare i governi europei ai desiderata statunitensi (il Canada è una succursale yankee e la Gran Bretagna vive nell’illusione di essere ancora un impero alla pari).

La matrioska di terzo livello è l’Unione Europea, organizzazione finto-democratica con un Parlamento che non può varare leggi e serve solo come “vetrina” per gli allocchi, mentre il potere vero è in mano ai gruppi finanziari che controllano la Banca Europea (e l’Euro) e la Commissione UE: la von der Leyen è la dimostrazione provata del servilismo al padrone statunitense.

Al livello inferiore, e più piccola matrioska, ci sono i funzionari della Commissione Europea che ai desiderata delle matrioske più grandi si adeguano immediatamente e senza alcuno sforzo.

Per quello che ora ci riguarda, ossia per l’Africa, la responsabile (?) per il Sahel è l’italiana Emanuela Del Re (quota M5S) che per il Niger, uno dei paesi più poveri e disgraziati del mondo – ma con la colpa di avere grandi depositi di uranio e oro – chiede sanzioni, sanzioni e ancora sanzioni…

Brava, ottimo esempio di adeguamento alle matrioske più grandi!

E veniamo alla attuale ultima e più piccola matrioska, l’ECOWAS, ovvero la “comunità economica dell’Africa occidentale”, sorta di brutta copia e in piccolo dell’Unione Europea, strumento ad uso e consumo del governo francese (ma dentro ci sguazza anche la Gran Bretagna tramite le sue ex colonie).

Con la riunione di Abijan la ECOWAS ha stabilito di formare una forza militare contro il Niger colpevole di ‘distruggere la democrazia’, per ripristinarla (l’uranio, ovviamente, non c’entra nulla) e, per questo, nella capitale della Nigeria si sono riuniti i capi di stato della Mauritania (dittatura militare e fuori della ECOWAS dal 2000), del Togo il cui presidente è da 18 anni il capo di stato dopo un golpe (ma con la finzione del multipartitismo) e gli altri paesi ECOWAS ad esclusione di Liberia, Capo Verde e Gambia (evidentemente un minimo di decenza i loro governi la hanno ancora) con in più la partecipazione del Burundi, stato lontano molte decine di migliaia di chilometri e al confine con la Tanzania, probabilmente cooptato come matrioska ancora più piccola e per costruire una alleanza che dimostri la ‘volontà degli africani per la democrazia’ dove i colonialisti occidentali non centrano nulla.

Blinken, intanto, rivela quello che pensavo conoscendo il personaggio e le scarse informazioni trapelate: la velenosa Victoria Nuland è andata in Niger per  comunicare un ultimatum ben preciso.

E il governo italiano che teme la guerra e milioni di profughi verso l’Italia?

Parafrasando A.J. Cronin: “e il governo Meloni sta a guardare”.

 * collettivo e PRC XI Roma

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1 Commento


  • iroquois

    Ritengo azzeccato l’esempio della matrioska e perfetta la ricostruzione della struttura del potere. In definitiva noi Europei ed in particolare noi Italiani, come ultime matrioske (ultime!), siamo quelli che subiremo la maggior sconfitta, dal punto di vista economico (non da quello umano, dove ovviamente, la maggior sconfitta sarà quella ucraina). Gli Stati Uniti nonostante tutto usciranno vincenti, si rifaranno presto di quanto hanno speso per questa guerra, obbligandoci a ricostituire il nostro armamento comprando i loro mezzi bellici ed il loro GNL e saranno ben felici di aver tolto di mezzo un forte competitore economico come l’Europa e questo, a mio parere, più che la difesa dell’Ucraina, era il maggiore obiettivo statunitense. Per questo dobbiamo ringraziare fortemente i nostri (Europei e Italiani) ingenui (diciamo così) o corrotti/succubi governanti. Dico inoltre che trovo giusto che, nonostante quello che comporterà per il nostro popolo, l’Italia si sobbarchi il peso di una ricostruzione dell’Ucraina (trascurando quella più tangibile del nostro paese) in quanto abbiamo avuto una parte nel causare la carneficina del popolo Ucraino e nella distruzione della sua terra; se gli Italiani si tengono un governo come questo, e magari anche come quello precedente, mostrando appena un accenno di ribellione a certe politiche guerrafondaie, ben gli sta e speriamo che la lezione, ahinoi, gli serva. Io credo che se non troveremo il modo di uscire dalla NATO il nostro destino (Europeo ed Italiano) di decadenza, politica, economica e sociale sia incontrovertibile.

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