Stralci dal nuovo libro di Giorgio Cremaschi.
Fascismo e guerra sono tornate a essere parole di uso comune e questo è il segno che le nostre società stanno precipitando verso la catastrofe.
Le democrazie occidentali organizzate attorno agli Stati Uniti hanno proclamato la guerra contro le dittature, denunciando che esse minaccino i diritti, i valori e la stessa civiltà di quello che si è autoproclamato mondo libero.
Però questa divisione del mondo sembra riproporre esattamente la separazione ottocentesca tra i Paesi bianchi colonialisti e tutti gli altri, mentre si accompagna a una realtà che solo pochi liberali fanatici riescono fino in fondo a negare: le democrazie occidentali stanno diventando sistemi sempre più autoritari, ingiusti e discriminatori (…)
In Italia è al governo ed esprime il presidente del Consiglio un partito diretto erede del neofascismo postbellico, e il presidente del Senato vanta la statuetta di Mussolini nel suo ufficio. (…)
Certo il gigantesco sviluppo economico, scientifico, tecnologico maschera e copre il baratro delle disuguaglianze. E’ a disposizione diffusa un telefono cellulare, ma è sempre più difficile a sempre più persone ottenere una visita medica specialistica, una formazione scolastica qualificata, un lavoro dignitoso e sicuro, una vita sana e libera.
Il dilagare di consumi tecnologici nasconde il rarefarsi dell’accesso ai diritti fondamentali della persona: per milioni di persone è più facile accedere a Internet che mangiare un pasto decente. (…)
Gli oligarchi della ricchezza e degli affari stanno imponendo un sistema politico a loro uso e consumo, che non ha più nulla a che vedere con l’idea di democrazia fondata sull’eguaglianza.
L’Occidente che ha dichiarato guerra al mondo “per la democrazia” sta distruggendo la propria democrazia, passo dopo passo. Sorge un nuovo potere autoritario che formalmente mantiene le vestigia della democrazia – si vota periodicamente e le libertà formali sono quasi tutte mantenute – ma che la rinnega nella sostanza.
E principi e metodi del fascismo sono inglobati nei nuovi poteri autoritari. (…) la democrazia occidentale si fascistizza, nel consolidamento dell’ingiustizia sociale, nella restrizione degli spazi di libertà e di potere per le classi lavoratrici e nel disprezzo verso i poveri, in regimi politici ove sempre meno partecipano e votano, nell’intolleranza ideologica e pratica verso ogni critica di sistema, nella xenofobia che si legittima con il senso di superiorità dell’Occidente verso il resto del mondo, nel razzismo che cresce con la sempre più feroce chiusura di tutti i governi verso i migranti.
E soprattutto nella rilegittimazione della guerra e del militarismo nel nome della “patria occidentale” minacciata dai barbari del resto del mondo.
Qui c’è il giardino, fuori c’è la giungla, ha detto il rappresentante per la politica estera della Ue, il socialdemocratico Josep Borrell. “E’ la democrazia, bellezza”, ti gridano mentre la democrazia – quella vera – viene smontata pezzo dopo pezzo.
Anche il presidente argentino Milei, ammiratore dei generali assassini del suo paese e di Pinochet, è stato eletto. E tanti liberali occidentali cominciano ad ammirarlo perché vuol chiudere ogni servizio pubblico, cancellare ogni sostegno sociale, privatizzare il privatizzabile, massacrare lavoratori e poveri, usare il dollaro come moneta nazionale.
“Non è un fascista, è un anarco-capitalista”, spiegano i liberali occidentali estasiati.
Il liberismo economico e il fascismo politico non sono alternativi, ma convergenti. Gli ultimi decenni di controrivoluzione liberista hanno fatto rinascere il fascismo, così come il fascismo del passato fu il mezzo per cancellare il movimento operaio e il socialismo e restaurare con la violenza il potere del mercato e delle imprese sulle persone.
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avv.alessandro ballicu
penso che questo liberismo selvaggio sia perfino più pericoloso e criminale di qualunque fascismo presente, passato o futuro, sotto la vuota forma della democrazia liberale, si nasconde una feroce dittatura occidentale, che consente a pochissimi plurimiliardari di governare tutti i paesi dell’occidente, i cui governi sono controllati o corrotti da loro, per eseguire qualunque politica folle, irrazionale, ingiusta che ha come unico scopo quella di consentire ai plutocrati di impossessarsi di tutte le riccchezze del pianeta e rendere tutti gli altri – ovvero il 99% della popolazione mondiale- schiavi, senza diritti, senza autovettura, senza denaro contante- che non sia sequestrabile nelle loro banche-costretti a cibarsi di insetti o bistecche sintetiche e a lavorare solo a casa davanti al computer in modo da poter essere spiati h24.
” lavoratori di tutto il mondo unitevi” e ricordiamoci che ” el pueblo unido jamas serà vencido”